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Ally0718PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Lela88aaabbb@Ciao Lela, anche io con AMH a 0,92 sono andata in crisi ……
Non so se c’è un gruppo ma se ci fosse sarebbe perfetto!!!Sono una pancina a 35 settimane e 0 giorni in attesa di Matilde che arriverà il 09/01/2026.
Lela88aaabbb@PartecipanteVolevo anche chiedervi, che voi sappiate c è un gruppo whatsapp per confrontarci e supportarci?
Lela88aaabbb@PartecipanteRagazze belle scusate ma ho avuto un po’ di impegni, Franci sono dosaggi che si dovrebbero fare al 3- 5 giorno ciclo ma in realtà siccome io ero in amenorrea da 3 mesi la ginecologa me li ha fatti fare tenendo in considerazione nei risultati il periodo luteale, e inoltre ho anche notato che i valori non sono molto diversi tra periodo luteale e pre ovulatorio, io avevo l fsh a 6,6 (range 5 – 14) l fsh è considerato un valore molto negativo se è alto e l’estradiolo a 82 ( range 60 – 180) e la prolattina a 17,2 ( range 5 – 25) mentre l amh era a 0,12 ( range 0,1 – 10) quindi questo è sempre nel range ma al limite, andai in crisi ma lei mi calmó dicendo che è un valore che si incrocia con l fsh e l estradiolo ed è preoccupante nel caso in cui l fsh sia molto alto, comunque sia io non fidandomi molto ho fatto controllare i risultati ad un altro ginecologo che mi diede la stessa risposta, comunque ragazze io ancora niente ciclo, 2 giorni fa mentre mi pulivo ho avuto sulla carta una macchietta rosso/marroncina e credevo mi fossero arrivate invece nulla, stamattina ho fatto un first to know, negativo quindi ormai attendo il ciclo. Sono molto seccata e stressata, a voi come procede ?
MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto FrancyCiao Francy è un prelievo di sangue al terzo giorno di ciclo, si dosano amh, fsh ed estradiolo.
Io sono a 17pm, ovulazione media intorno a 18pm ma questo mese non ho i soliti sintomi quindi non saprei.
Per ora ho avuto rapporti a 6, 9, 10 e 16pm…
FrancyPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Lela88aaabbb@Io ho acquistato anche i test canadesi ma ho un po’ di difficoltà poiché è sempre alto. Il mio ultimo ciclo è l’11 febbraio ad oggi solo doloretti che vanno e vengono. Per le analisi della riserva ovarica viene fatta tramite prelievo del sangue e in quale fase del ciclo? Vorrei farle anche io giusto per capire un po’ la mia situazione
MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08No infatti Diana, se sei nel pubblico poi devono anche stare dietro ad un discorso costi che purtroppo è inevitabile.
Vabbè ragazze buona settimana, io ho un sonno…☕
Diana08PartecipanteIn risposta a quando ha scritto MariaCerto, Maria lo capisco, la professione medica non è facile.
Il fatto è che in pma le donne si sottopongono davvero a pratiche ormonali pesanti, oltre a esami invasivi come le isteroscopie e biopsie, solo per sperare di arrivare ad un transfert. Se ne parla poco, ma i rischi per la salute ci sono e non sono trascurabili. Per questo motivo, sarei propensa a fare più esami possibili, anche potenzialmente inutili, per massimizzare la possibilità di riuscita con meno transfert possibili (e quindi meno trattamenti medici ripetuti, il senso è questo).
Spesso si tratta solo di esami del sangue. Le biopsie sono i più invasivi, per questo sarebbe bene prendere più info possibili da quel campione che prelevano.
Per il discorso farmaci sfondi una porta aperta, nel senso che io sono una che li prende solo se proprio non può farne a meno e sempre col timore degli effetti avversi. Però purtroppo il mio percorso mi ha insegnato che ci sono situazioni dove o rischi o lasci perdere 😔. A volte sei con le spalle al muro.
Secondo me un singolo medico è più probabile che si faccia scrupoli col paziente, mentre in questi centri, dove non si può ignorare che siano macchine da soldi con dietro tanti interessi differenti, trovi tanti specialisti che non è sempre detto che abbiano un approccio personalizzato al paziente. Se poi sei nel pubblico, sono molto più vincolati a seguire i protocolli standard, rispetto ad un privato. E questa è un’arma a doppio taglio, che dovrebbe servire a garantire più sicurezza al paziente ma a volte si rivela una perdita di tempo e denaro perché l’approccio non è realmente adattato alle sue esigenze.
Purtroppo non è facile da entrambe le parti (medico e paziente) scegliere come agire.
Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 6 mesi, 14 giorni.
MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Diana capisco quello che dici ed effettivamente non credo si faccia male a voler indagare.
Ti dico, da moglie di medico, quello che dice mio marito ai suoi pazienti quando vogliono fare tutti gli esami possibili o prendere farmaci da subito per precauzione. Che ogni esame invasivo comporta un rischio d’infezione. Che ogni farmaco preso comporta un rischio di effetti avversi.
Loro hanno giurato in scienza e coscienza di fare per il paziente ciò che reputano meglio. È un mestiere non facile, che comporta grandi responsabilità.Detto ciò, capisco anche chi dice “la pelle è mia e me la rischio io”. Però è anche vero che quando le cose poi vanno male, si fa presto a fare causa a un medico che ha prescritto questo o quello.
Non so in assoluto cosa vada fatto in questi casi, ma di certo va cercato un medico di cui ci si fida.
Diana08PartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùGrazie per questa condivisione, l ho ascoltato adesso ed è stato interessante. In linea di massima dice che nel fallimento di impianto il 70% è causato dalla genetica dell’embrione e il 30% da cause materne. E che è preferibile indagare le cause materne dopo il secondo mancato attecchimento. Io sono anche d accordo su questo, come il discorso di non dare indiscriminatamente farmaci a tutte, se non si hanno esami che ne dimostrano l efficacia.
Il fatto è che una cosa è restare incinta naturalmente e poter tentare strategie diverse in tempi relativamente brevi e senza “costi”, se non quelli emotivi. Un’altra è fare un percorso pma dove ogni blastocisti che si ottiene è strapreziosa perché avuta con grande sacrificio fisico, economico ed emotivo materno. Con tutti i soldi di esami che fanno fare, ma perché non sondare anche quel 30% di cause materne già dopo il primo fallimento, se non addirittura prima? Non dico di fare l’indagine super dettagliata subito, ma almeno la trombofilia, i test immunologici “base” (ana, ena, fosfolipidi ecc), le nk (visto che il ogni caso vanno a ricercare le plasmacellule con la biopsia e non costerebbe nulla), una flussimetria delle arterie uterine. Anche perché la gravidanza potrebbe pure esserci e interrompersi per una pillola non data perché non si sapeva che era necessaria..
Cmq Giù tu devi fare quello che ti senti chiaramente. Fai ciò che ti fa sentire più tranquilla con te stessa. Alla fine in queste cose non c è giusto o sbagliato, le emozioni e i fattori in gioco sono tanti e ognuno deve fare i conti con questo. Cerca di non buttarti troppo giù, non è finita finché abbiamo la forza di lottare. Ti abbraccio ❤
Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 6 mesi, 14 giorni.
GiùgiùPartecipanteOggi tra le mie ricerche ho trovato questo webinair molto interessante che parla del fallimento d’impianto, direi che la mia dottoressa è sulla linea di questo dottore.
Parla di PMA ma magari più interessareSono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
SasaPartecipantePiù che altro rimango interdetta sull operato di 2 ginecologhe diverse.. ok che non è semplice trovare cause,cure ecc…ma in un caso di infertilità, senza concepimento in piu di un anno, arrivare in PMA, senza aver fatto tutti gli esami possibili e senza dare una cura come dio comanda, mi sembra assurdo.. cardio, eparina e cortisone si danno veramente di default anche in poliabortività.. io farei un altro tentativo (sinceramente, userei assolutamente diagnosi pre impianto) e se non dovesse funzionare credo cambierei medici. Io ho avuto la svolta quando ho abbandonato i classici ginecologi base, e mi sono affidata ad un esperto in poliabortivita
Il destino ha la sua puntualità ❤🌈Sono mamma di Tommaso💙🌈 (2 anni e 7 mesi circa)
Diana08PartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùGuarda dalle mie parte sono tanti i ginecologi privati che fanno questo esame, tra cui quelli che si occupano di pma. Se trovi un ginecologo esperto in infertilità nella tua città, è probabile te lo facciano in studio, senza per forza essere vincolata dal centro che segue i suoi protocolli standard.
Sono pochi in Italia i centri che sanno interpretare correttamente questi esami. Il ginecologo che collabora con questi centri richiede i vari kit di esami, fa i prelievi (endometriali ma anche di sangue, a seconda del tipo di esame) e li invia. Il mio ad esempio collabora con il centro Ames che è in Campania. Se non ricordo male, anche il Genoma fa la stessa cosa.
Sul discorso delle poche evidenze, sarà pure così ma in Spagna è ormai consuetudine fare l’indagine immunologica seria a più livelli, vista la sua relazione con l’impianto embrionale. Motivo per cui molte donne vanno fin lì a fare pma.
Personalmente, in questi mesi ho conosciuto tante donne con situazioni veramente complesse per cui la ricerca delle nk e l’indagine immunologica in generale è stata fondamentale. Per cui non trascurare nulla.
Poi a mio avviso nell’infertilità sine causa siamo già in campo sperimentale. Non ha molto senso attaccarsi alle evidenze in una situazione che scientificamente risulta inspiegabile. Ci vogliono anni di studi per arrivare a fare affermazioni scientifiche e inserirle nei protocolli. Noi non abbiamo tutto questo tempo.
Il mio ginecologo mi dice sempre che anni fa non si considerava importante la trombofilia, oggi invece è assodato che è responsabile di aborti, e che quello che non sappiamo oggi, domani potrebbe risolversi con una pillola. I protocolli riconosciuti oggi hanno senso fino ad un certo punto.
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GiùgiùPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Quando ho fatto la biopsia durante l’intervento avevo chiesto alla dottoressa di cercare anche le NK oltre alle plasmacellule ma ha detto di no in quanto non ci sono evidenze scientifiche quindi figurati se me le fa fare ora.
O chiedo all’altra dottoressa ma non è detto che me le faccia fare o mi impunto con una delle due per avere cmq il cortisone.
Sì lo scratch viene fatto con pipelleSono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
MariaPartecipante
Diana08PartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùSe non ti volevano dare nemmeno l’aspirinetta, è improbabile che ti diano cortisone. Lo scratch dovrebbe essere più o meno quello che ho fatto io con pipelle per la biopsia. Credo che potresti fare la ricerca nk a questo punto, se devi comunque sottoporti a questa pratica fastidiosa. Del resto non le hai mai fatte. Secondo me come possono causare biochimiche ripetute perché non pemettono alla blasto di attaccarsi correttamente, possono pure non permettere proprio l’impianto, se alte. Quantomeno se ti escono alte, sarebbero una giustificazione all’assunzione di cortisone.
Il cortisone comunque è risaputo che favorisce l’attecchimento, così come l’aspirinetta. Poi a seconda della situazione, cambia il dosaggio.
Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 6 mesi, 14 giorni.
MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùNon lo so Giu se la blasto si sarebbe dovuta almeno impiantare…e temo non lo sappiano nemmeno i medici, non è matematica purtroppo. Anche una blasto sana può non impiantarsi…
La verità è che la vita è un miracolo che avviene quando si incontrano tutta una serie di condizioni, di cui conosciamo solo una parte. Se così non fosse, la scienza sarebbe in grado di rendere madri tutte le donne. Ma non lo è, purtroppo.
Questa potrebbe sembrare una cosa negativa, ma ha anche un risvolto positivo: a volte diventano madri anche donne che i medici avevano dato per spacciate. Lo dico anche a me stessa, che mi rimprovero di aver cercato questo secondo figlio troppo tardi!
GiùgiùPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Se non vogliono farmi fare indagini almeno che mi bambino di cortisone o altro, alla fine la terapia sarebbe quello.
Ora ho chiesto info ad un centro vicino a casa che fa lo scratch endometriale, sentiamo se me lo farebbero anche se non sono seguita da loro, mahSono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
GiùgiùPartecipanteIn risposta a quando ha scritto MariaLa dottoressa infatti ha detto che probabilmente la blasto non era buona anche se bellina morfologicamente, non lo sappiamo perché non abbiamo fatto la diagnosi preimpianto.
Ma se fosse stato così non si sarebbe almeno dovuta impiantare? Le beta erano zero spaccate, non ha neanche provato…non so, è andata così, restano solo i dubbi.Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
GiùgiùPartecipanteIn risposta a quando ha scritto SasaLoro mi davano solo progesterone e integratori di vitamine, stop. Ho chiesto io di prendere la cardioaspirina ed ha acconsentito ma solo per farmi stare tranquilla, di suo non me l’avrebbe mai data.
Spero che almeno una delle dottoresse che sentirò acconsentirà a darmi il cortisone, bo.Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùGiù davvero non penso ci sia necessariamente qualcosa di anomalo…come nel concepimento naturale non è la norma riuscire al primo tentativo ma dopo alcuni mesi, lo stesso avviene in pma, proprio per la molteplicità di fattori che intervengono.
Detto ciò, fai bene, mentre ti prepari al prossimo tentativo, a indagare tutto ciò che non ti quadra.
Diana08PartecipanteGiù normale sentirsi a pezzi. Io dico sempre che si tratta di un gioco al massacro questa ricerca, e la carne da macello siamo noi. Si tenta di provare a giocare d’anticipo, indagando un po di tutto. A volte vengono fuori cose che non necessariamente sono legate al problema primario ma che potrebbero fare la differenza una volta che viene risolto. Per dire, io ho una mutazione che necessita di aspirina in gravidanza. Anche se non c entra nulla con le biochimiche, avrebbe sicuramente causato aborti più avanzati, una volta superato lo step dell attecchimento.
Questo per dire che tutti gli esami che facciamo, anche quelli random, possono avere una utilità nel lungo termine.
Io ho speso recentemente 500 euro di cariotipo al 99% inutili, ma semmai venisse fuori qualcosa, potrei orientarmi più velocemente verso un altro tipo di strada, anziché perdere magari anni preziosi.
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SasaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto GiùgiùCiao Giu, che terapia post transfer ti hanno dato? Mi sembra assurdo la mancanza di cortisone😱.. io poliabortiva, e con 1 gravidanza andata a termine .il nuovo ginecologo dal positivo, mi aveva dato, aspirina, deltacortene,progesterone e eparina..(terapia di prassi per tutte, anche senza evidenze particolari).. ricordo che avevo guardato percorsi di pma, ed infatti ero indirizzata a farli in Spagna,perché mi sembravano più preparati..comunque non mollare, vedrai che con i farmaci giusti arriverà
Il destino ha la sua puntualità ❤🌈Sono mamma di Tommaso💙🌈 (2 anni e 7 mesi circa)
GiùgiùPartecipanteCiao a tutte e grazie per il conforto, sono a pezzi non lo nego, ho molta ansia durante tutto il giorno, mi ero presa qualche giorno di ferie per assorbire il colpo e ho fatto bene perché non avrei avuto la testa per lavorare.
Ieri ho preso appuntamento con la dottoressa che avevo visto questa estate per un consulto, vorrei sentire lei che ne pensa, almeno avere un’altra campana prima di riprovarci.
Ho espresso tutti i miei dubbi via mail anche alla dottoressa del centro, vediamo che mi risponde ma so già che non sarà molto ricettiva circa quello che le ho chiesto.Io spererei almeno che provassero a darmi qualcosa di più al prossimo tentativo, come il deltacortene.
Non mi resta che aspettare le prossime risposte.
Intanto mi è arrivato il ciclo in questo orribile sabato di pioggia.
In un modo o nell’altro cmq si deve andare avanti.Sono una cicognina alla ricerca da 2 anni, 7 mesi, 11 giorni.
Diana08PartecipanteIn genere, ogni tentativo pma ha le stesse probabilità di riuscita
di un concepimento naturale, ossia inferiore al 20% tra i 35 e i 40. Può andare come no, ma non è questione di farne 1 o 3, ma di culo sostanzialmente (se non ci sono altri impedimenti, si intende).Io però mi riferivo al fatto che sono più di due anni ormai che Giù ha rapporti mirati e liberi e meccanicamente parlando, è appurato che non ci sono ostacoli. Gli ovuli in vitro si fecondano, per cui probabilmente avviene pure naturalmente. Un problema di impianto potrebbe essere dato dall endometrio che inspessisce molto nel suo caso, però gli ultimi tentativi naturali e questo “guidato” era del giusto spessore. Per questo dico che personalmente, proprio visto l’enorme investimento della pma, mi butterei ad indagare tutti i possibili impedimenti all’attecchimento. La qualità dell embrione è solo una della tante possibili cause e comunque in pma si ha già una idea di questo perché viene data una classificazione.
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MariaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Purtroppo anche in pma riuscire al primo tentativo non è la norma, mediamente ce ne vogliono 3 o 4…non una bella prospettiva per il carico che comporta, ma non credo che un primo fallimento indichi necessariamente una problematica…
Giù cara io cerco da un anno e mezzo senza risultati ma solo naturalmente (anche se forse faremo una visita pma anche noi), tu da quasi 2 anni e con tutto questo carico in più…assorbi la botta e vedrai che poi ti sarà più chiaro il percorso. Un abbraccione