Induzione dell’ovulazione: come funziona?

Nelle donne che hanno difficoltà ad ovulare o che si sottopongono a un trattamento di fecondazione assistita, si ricorrere all'induzione dell'ovulazione.

L’induzione dell’ovulazione è un trattamento farmacologico  che rientra tra le procedure di procreazione mediamente assistita.

L’induzione dell’ovulazione è consigliata per:

  • indurre l’ovulazione in donne che non riescono ad ovulare da sole come le donne che soffrono della sindrome dell’ ovaio policistico, che hanno cicli molto irregolari
  • aumentare il numero di cellule uovo che raggiungono la maturità in un singolo ciclo, per aumentare le probabilità di concepimento (in particolare nei trattamenti di fecondazione in vitro)
  • in caso di infertilità inspiegata in cui i farmaci possono indurre 2-3 uova a maturare, rispetto a una sola. Questo trattamento migliora la qualità e la quantità dell’ovulazione, aumentando i tassi di gravidanza.

Quali farmaci sono usati per indurre l’ovulazione?

I principali farmaci usati sono:

  • Clomifene citrato (Seraphene e Clomid): si tratta di un farmaco che va assunto per via orale che induce l’ovulazione bloccando i recettori degli estrogeni. Questo effetto anti-estrogeno artificiale fa credere al corpo che i livelli di estrogeni siano bassi. Questo a sua volta stimola la produzione di più ormone follicolo-stimolante (FSH).  Il clomifene citrato andrebbe assunto sotto monitoraggio (che può essere ecografico o fatto con il dosaggio livelli di estrogeni nel sangue  e il dosaggio dei livelli di LH nell’urina)
  • Gonadotropine  follicolostimolanti: stimolano le ovaie a produrre follicoli in donne che non ovulano spontaneamente, che hanno cicli molto irregolari o vengono usate per aumentare il numero di ovociti prodotti in donne che ovulano regolarmente. Vengono usate anche nei trattamenti di IUI e FIVET. Importante è il monitoraggio follicolare per evitare complicazioni. Le gonadotropine follicolo stimolanti si suddividono in menopausali (ottenute cioè da ormoni estratti dall’urina di donne in menopausa) o ricombinanti. Le gonadotropine menopausali si trovano in commercio in forma iniettabile con il nome di: Fostimon, Humegon,  Menogon e  Metrodin.
    Le gonadotropine ricombinanti sono ottenute artificialmente e sono commercializzate in forma iniettabile con il nome di:  Gonal-f e Puregon entrambi e base di FSH ricombinante e Luveris a base di LH ricombinante.
  • Gonadotropine corioniche umane  (o HCG) : servono  per indurre l’ovulazione mimando l’azione dell’LH che induce lo scoppio del follicolo e quindi l’ovulazione. Stimolano anche il corpo luteo a secernere progesterone per preparare il rivestimento dell’utero per l’impianto dell’uovo fecondato. Si ovula generalmente a 30-36 ore dall’iniezione delle gonadotropine corioniche umane.  Si consiglia comunque di avere un rapporto anche la sera stessa dell’iniezione. Le gonadotropine corioniche umane sono commercializzate in forma iniettabile con i nomi di : Gonasi, Ovitrelle /Ovidrel, Pregnyl o Profasi.

Dopo l’ovulazione può essere prescritto il progesterone per supportare  la fase luteale.

In alcuni casi il medico preferisce prescrivere le gonadotropine corioniche al posto del progesterone (soprattutto in caso di fecondazione in vitro).

In questo caso si  ottengono falsi positivi nei test di gravidanza se i test  vengono effettuati a ridosso della fine della terapia.