Nascere con la camicia: cosa significa?

Sapevi che alcuni bambini vengono al mondo "con la camicia" e altri "con il cappello"? Scopriamo insieme cosa significa e perché succede, anche attraverso le incredibili immagini di un vero parto.

La nascita di un bambino è da sempre avvolta da un alone di magia. Ebbene, se il parto può essere visto come una sorta di miracolo, “nascere con la camicia”, per la sua rarità, è da sempre sinonimo di buon auspicio.

Cosa significa nascere con la camicia?

Si dice che un bambino è nato con la camicia quando viene al mondo racchiuso in un sacco amniotico integro (ossia senza rottura delle membrane).

I parti di questo tipo sono incredibili da vedere. Come puoi osservare immagini del video e nella fotografia sottostante, il neonato fuoriesce completamente avvolto in una bolla morbida e gelatinosa.

Un evento raro, simbolo di fortuna

Le nascite con la camicia sono rare e si presentano solo in 1 parto su 80.000. Questo significa che la maggior parte dei ginecologi e delle ostetriche non assistono mai a un parto spontaneo con la conservazione del sacco amniotico in tutta la loro carriera!

Come accade per tutti gli eventi rari, per molte culture e tradizioni nascere con la camicia ha un significato specifico o addirittura magico ed è visto come un segno di buona fortuna sia per il bambino che per i genitori. In alcune parti del mondo, i genitori e le levatrici hanno perfino l’abitudine di seccare e conservare il sacco amniotico per tenerlo come amuleto.

Nella nostra cultura è rimasto nel linguaggio comune il modo di dire “nato con la camicia” per indicare una persona molto fortunata.

Perché alcuni bambini nascono con la camicia?

Il sacco amniotico è costituito da una doppia membrana e racchiude al suo interno il liquido amniotico in cui è immerso il bambino per tutti i 9 mesi di gravidanza. Questo liquido ha il compito di proteggere il bambino da urti e colpi accidentali e di mantenerlo alla giusta temperatura. Inoltre, aiuta a sviluppare i polmoni, lo stomaco, l’intestino, i muscoli e le ossa del bambino.

Solitamente il sacco amniotico si rompe durante il travaglio o, più raramente, prima che inizino le contrazioni (rottura delle acque o delle membrane). In alcuni casi, tuttavia, può accadere che le acque non si rompano e che il bambino di conseguenza nasca con la camicia.

Nel parto vaginale si tratta di un evento completamente casuale, che è più frequente se il neonato è prematuro.

Nel parto cesareo, i ginecologi tendono a passano attraverso il sacco amniotico per sollevare il bambino. A volte, tuttavia, possono scegliere di estrarre il bambino senza rompere il sacco, per un parto con la camicia. In Giappone, ad esempio, si tende a preferire questa opzione in caso di parto prematuro o basso peso del neonato, per una nascita più dolce e meno traumatica.

C’è anche chi nasce “con il cappello”!

Talvolta il sacco amniotico si rompe solo parzialmente e il bambino viene al mondo con un frammento di membrana che aderisce a una parte del corpo. Quando la membrana copre la testa e/o il volto si parla di “nascita con il cappello”.

Quando invece il frammento è abbastanza grande da coprire le spalle e il torace del bambino, può dargli un aspetto da vero “supereroe”, con cappuccio e mantello trasparente.

Cosa succede dopo la nascita?

Se il bambino nasce con la camicia, l’ostetrica o il ginecologo apriranno delicatamente il sacco amniotico per far defluire il liquido amniotico. A quel punto, le membrane saranno rimosse e il neonato poggiato sul petto della madre.

Vedere il bambino all’interno del sacco può allarmare alcune mamme, che temono che il loro piccolo non riesca a respirare, ma non c’è niente di cui avere paura! Il neonato, infatti, riceve tutto l’ossigeno che gli serve attraverso il cordone ombelicale.

Nascere con la camicia, quindi, non è poi così diverso da un parto normale. Per il bambino, tuttavia, si tratta di un parto più dolce e naturale.

Fonti