Quando si sentono i primi movimenti fetali nel pancione?

Quando si sente muovere il bambino per la prima volta? Cosa si prova esattamente? Quanto spesso dovrebbe muoversi e quando è il caso di preoccuparsi e chiamare il medico? Ecco tutto quello che occorre sapere sui movimenti del feto nel pancione!

I primi movimenti fetali sono un’emozione unica, quasi paragonabile a quella del test positivo. Fino a quel momento, a parte i primi sintomi e un accenno di pancia (è ancora presto per parlare di un pancione vero e proprio!), quasi non ci si rende ancora conto di essere in dolce attesa.

Quando si sente muovere il bambino per la prima volta, tutto cambia. I piccoli sfarfallii prima, e i calcetti poi, diventano non solo una compagnia ma anche una sorta di rassicurazione. Aiutano inoltre a legarsi sempre di più con la vita che sta crescendo dentro di noi.

A quante settimane si sente il bambino nel pancione?

I primi movimenti fetali si sentono mediamente tra le 16 e le 25 settimane di gravidanza. Le donne che hanno già avuto altri figli riescono a percepirli prima, fin dalla 16a settimana. Chi invece è alla prima gravidanza potrebbe avvertirli più tardi, intorno alle 18-20 settimane.

Se la placenta è anteriore, ossia tra il bambino e la parete addominale della mamma, potrebbe essere necessario un po’ più di tempo per sentir muovere il bambino, perché la placenta potrebbe attutire i calcetti.

Primi movimenti fetali: cosa si sente?

I primi movimenti fetali non si percepiscono in modo chiaro e distinto. Sono paragonabili a una sorta di sfarfallio o di piccole bollicine, ed è difficile distinguerli dai normali movimenti digestivi e intestinali.

Con il progredire della gravidanza, i calcetti si sentono sempre meglio e diventa impossibile confondere questi colpetti decisi ed energici con altre tipologie di movimenti legati al nostro corpo. Non solo: con il tempo, le mamme imparano perfino a distinguere i piedini dai pugnetti e i movimenti di braccia e gambe da quelli del resto del corpo.

Molto caratteristico è anche il movimento del singhiozzo: un sussulto ritmico e regolare, che dura diversi minuti e poi si interrompe spontaneamente.

Quanto spesso si sente muovere il bambino?

All’inizio si sentono dei piccoli movimenti ogni tanto. Tuttavia, man mano che il bambino cresce, i movimenti diventano più forti e più frequenti.

Non esiste un bambino uguale all’altro e ognuno sviluppa un suo specifico ritmo di attività. Alcuni sono più vivaci, altri più tranquilli, ma diversamente da quanto si crede, non sembra esistere una correlazione con il carattere una volta nati.

Il  bambino non sarà costantemente in movimento: ci saranno momenti in cui dorme. Verso la fine della gravidanza, il piccolo riposerà per periodi più lunghi. In genere, i sonnellini dureranno circa 20 minuti alla volta, sebbene possano arrivare anche a 50-75 minuti. Alla mamma potrebbero sembrare intervalli più lunghi, perché è impossibile accorgersi di tutti i movimenti.

Quando è più facile sentirlo?

In generale, i movimenti si sentono più spesso in determinati momenti della giornata e in particolare dopo i pasti e la sera, tra le 21 e l’una di notte.

Il motivo di questi orari è legato all’aumento degli zuccheri nel sangue, oltre che a una diminuzione degli ormoni materni dello stress, che tendono a inibire l’attività del feto.

In aggiunta, la posizione migliore per sentire i movimenti è da sedute o da sdraiate. Quando si cammina, invece, il feto tende ad addormentarsi, cullato dall’ondeggiare del bacino della mamma.

Se vuoi cercare di far muovere il tuo bambino, quindi, sappi che risponderà al tatto, ai suoni… e agli spuntini!

Movimenti fetali per settimana di gravidanza

Anche se una mamma difficilmente riesce a sentire il suo piccolo prima della 16a settimana, il bambino inizia a muoversi molto prima. Dapprima i suoi gesti sono automatici e riflessi, ma con lo sviluppo delle connessioni tra muscoli e cervello, i movimenti diventano sempre più intenzionali, fino a trasformarsi in veri e propri giochi nel pancione!

Ecco come si allena e cosa impara a fare il tuo piccolo, settimana dopo settimana:

Movimenti fetali a 20, 25, 30 e 35 settimane: guarda il video!

Uno studio del 2018 ha analizzato i video dei calcetti fetali tramite risonanza magnetica. Ecco un video delle scansioni, ottenute da diverse donne in gravidanza, che mostra i calci del feto durante le 20, 25, 30 e 35 settimane di gravidanza.

Bisogna monitorare i movimenti del bambino?

I medici solitamente raccomando di fare attenzione ai movimenti fetali a partire dalle 28 settimane di gravidanza.

Non tutti ritengono necessario il conteggio esatto dei movimenti, ma raccomandano caldamente di essere consapevoli dell’attività del bambino.

Mano a mano che procede la gravidanza, dovresti imparare a riconoscere i ritmi sonno-veglia del piccolo che porti in grembo e capire cosa è normale per lui e cosa invece non lo è.

Se ti sembra che il tuo bimbo si sia mosso meno del solito, mangia qualcosa di dolce, sdraiati sul fianco sinistro e resta in ascolto: dovresti riuscire a sentire almeno 10 movimenti distinti (calcetti, pugnetti o qualsiasi movimento, compreso il singhiozzo) nell’arco di 2 ore.

Quando contattare il medico?

Se dopo la 24a settimana di gravidanza non riesci ancora a sentire il tuo bambino, meglio contattare il ginecologo o l’ostetrica. Alcune donne avvertono i primi movimenti fetali molto tardi, anche alla 25a settimana; tuttavia, in questi casi, i medici raccomandano di sottoporsi a un controllo per verificare il buon andamento della gravidanza.

Inoltre, è bene chiamare immediatamente il ginecologo o l’ostetrica oppure recarsi presso il pronto soccorso ostetrico più vicino se:

  • monitorando i movimenti fetali, non si sentono almeno 10 movimenti separati nelle 2 ore, nemmeno in risposta a stimoli rumorosi o dopo uno spuntino zuccherato;
  • si nota un cambiamento nelle modalità di movimento del bambino, come una diminuzione o un aumento del livello di attività abituale o una riduzione graduale nell’arco di diversi giorni.

Esempio 1: compare un singhiozzo più frequente del solito, che dura più di 15-20 minuti consecutivi;

Esempio 2: monitorando ogni giorno i movimenti fetali, il tempo impiegato per contare 10 movimenti è di:

  • 30 minuti il primo giorno
  • 45 minuti il secondo
  • 1 ora il terzo
  • più di 2 ore il quarto

In questo caso, la riduzione dell’attività è significativa e va segnalata al medico.

Se il bambino varia notevolmente il suo ritmo abituale, potrebbe essere un segno che non sta ricevendo abbastanza nutrienti o ossigeno attraverso la placenta.

In ospedale faranno tutti gli accertamenti necessari per assicurarsi che il feto stia bene: controlleranno il battito cardiaco, la crescita e la quantità di liquido amniotico che lo circonda. In caso di anomalie, ove possibile, potranno iniziare tempestivamente il trattamento più adatto. Laddove tutto fosse nella norma, ti daranno tutte le rassicurazioni per poter tornare a casa serena.

Fonti

  • Bryant J, Jamil RT, Thistle J. Fetal Movement. In: StatPearls. StatPearls Publishing, Treasure Island (FL); 2022. PMID: 29262129. [Ultimo accesso gennaio 2023]