Buongiorno ragazze,
In realtà è andata così: la ginecologa mi ha sin dall’inizio della gravidanza consigliato fortemente le amniocentesi, per via della mia età soprattutto. Poi il giorno della translucenza nucale è venuto fuori un valore aumentato di uno dei 2 piccoli (2.3) quindi ancora una volta in ospedale mi hanno rimandato alle amnio, senza però darmi troppe spiegazioni. Noi quindi siamo entrati nel pallone perché nessuno ci spiegava bene se quel valore era veramente così alto da giustificare un esame invasivo in una gravidanza gemellare, la mia ginecologa rispondeva a monosillabi e non riuscivo ad avere risposte. Così abbiamo preso appuntamento da altamedica e il ginecologo lì ci ha consigliato di fare una chiacchierata col genetista che in questo caso ci avrebbe dato un parere più specifico. Lui ci ha quindi consigliato di procedere per step e poi decidere in base ai risultati, perché sicuramente il valore della plica nucale non era così alto da giustificare le amnio, quindi abbiamo fatto il test del dna fetale, che ha riportato tutto basso rischio, con una frazione fetale del 5%.
E così arriviamo alla mia ginecologa che ho incontrato un paio di giorni fa e che comunque nel frattempo, risultati alla mano, non ha cambiato idea: secondo lei essendo arrivata con fivet, gemellare ed avendo io 39 anni, vanno fatte le amnio, sottolineando il valore troppo basso della frazione fetale.
Però ha anche aggiunto di parlare con il genetista dell’ospedale per un parere più “competente” (parole sue) per sentire che ne pensa. E quindi martedì premorfologica (appuntamento voluto dalle ginecologhe che volevano rivedermi dopo la tn per accertare meglio che sia tutto al suo posto) e genetista.
Sicuramente io e il mio compagno abbiamo agito un po’ troppo d’impulso per via dell’ansia, non so forse avremmo dovuto fidarci di un medico ed andare avanti, ma il fatto che ognuno la pensi così diversamente dall’altro ci ha spiazzati… E tutt’ora siamo abbastanza confusi.