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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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In vacanza con i bambini: i consigli per viaggiare tranquilli

famiglia in attesa all'aeroporto

Le vacanze possono essere l’occasione per recuperare un contatto più profondo e stabile con la propria famiglia e il proprio bambino, e per imparare insieme a conoscere e a rispettare l’ambiente.

Scegliete la località e il periodo che preferite per le vacanze. Assicuratevi però che la località prescelta dia sufficienti garanzie igieniche, con pediatra e farmacia nei dintorni, sia ben ventilata e ombreggiata e poco inquinata.
Ambienti ed orari nuovi possono turbare gli abituali ritmi del bambino, rendendolo nervoso ed irrequieto, soprattutto all’inizio della vacanza: tenetene conto.
Per il resto, ciò che conta è valutare in anticipo quali problemi il tipo di vacanza scelto potrebbe comportare per il piccolo ed organizzarsi di conseguenza: in sostanza, occorre sapere usare un po’ di buon senso!

Tutti i mezzi di trasporto vanno bene, purché facciate attenzione a non stravolgere troppo i ritmi del bambino e soprattutto al caldo. Se il bambino soffre di mal di mare, mal d’auto o mal d’aereo, sentite prima il pediatra se è necessario o possibile dargli una medicina prima del viaggio.

Consigli per il viaggio

In auto

  • Scegliete l’itinerario più agevole, le ore meno calde e i giorni meno trafficati. Mettete in una borsa a parte qualche pannolino e tutto l’occorrente per cambiare o dar da mangiare e bere al bambino. Se utilizzate il latte in formula, potrebbe essere utile portare con voi uno scaldabiberon portatile da viaggio. Non dimenticate il ciuccio (se il bambino lo usa) e alcuni giochi per distrarlo, o, se il bambino è più grande, la sua musica preferita, qualche biscotto secco per calmare la fame ed eventualmente combattere il mal d’auto. Vestite il bambino in modo leggero, con abiti comodi e facili da cambiare. Fatelo viaggiare nell’apposito seggiolino a norma di legge o, nei primi 3 mesi, nella navicella della carrozzina, assicurata con cinture.
  • Non fumate e tenete pure aperti i finestrini, senza che però l’aria colpisca il bambino direttamente. Se necessario, usate l’aria condizionata; ricordatevi però di cambiare periodicamente i filtri. Tenete la macchina ben pulita, per evitare che l’aria del ventilatore metta in movimento polveri o pollini.
  • Applicate le tendine “filtra-vedo” ai finestrini, per proteggere il bambino dal sole; quando lasciate la macchina al sole, ricordatevi di coprire il piano e le fibbie del seggiolino, per non correre il rischio di ustionare il bambino al vostro ritorno.
  • Fate molte soste, in cui il bambino possa sgranchirsi le gambe, mangiare e distrarsi. Dategli spesso da bere, soprattutto se fa molto caldo.

In aereo

  • Il viaggio in aereo è da evitare in caso di bambini affetti da una cardiopatia importante, per la riduzione dell’ossigeno presente nell’aria alle alte quote.
  • D’altra parte, se c’è un accumulo di catarro dietro il timpano, come in caso di otite o anche di un forte raffreddore, lo sbalzo di pressione al decollo e all’atterraggio possono causare un forte dolore e, talora, la perforazione del timpano. In questi casi, prima di partire, è bene consultare il pediatra. Anche se il vostro bambino è sano, potrebbe ugualmente provare, in fase di decollo od atterraggio, ronzii, fastidio, calo dell’udito: per prevenire questi disturbi, fategli masticare o succhiare qualcosa.
  • In caso di lunghi viaggi, le hostess di bordo vi aiuteranno a preparare il pasto; ricordatevi però di portare con voi il necessario.

famiglia passeggia in montagna

Vacanze in montagna: a cosa occorre fare attenzione

Altitudine

Per i bambini sani di almeno 2-3 anni, il rischio di malattia da altitudine si ha per quote di almeno 2.000-2.500. In questi casi, è molto importante salire gradualmente, programmando qualche giorno di acclimatamento a quote più basse.

Se invece il bambino ha meno di 1 anno, si raccomanda di non andare e soprattutto pernottare oltre una quota di 2.000 metri.

Abbigliamento

Per quanto riguarda le escursioni, scegliete un abbigliamento adatto. Ricordate che montagna il tempo può cambiare rapidamente, quindi l’ideale è vestire il bambino “a cipolla”, in modo da poter adattare il vestiario alla temperatura. Inoltre portate sempre con voi un berretto, dei guanti e una giacca a vento, anche se il tempo è bello.

I calzoni devono essere lunghi (eventualmente si può indossare sotto un paio di calzoncini corti o usare pantaloni con la parte inferiore staccabile) e le scarpe alte, solide, non nuove e ben allacciate.

Se portate un pranzo al sacco nello zaino, preparate cibi leggeri, non grassi.

Potenziali pericoli

Per qualsiasi età, fate attenzione a:

  • scottature: in montagna ci si scotta più facilmente che al mare, quindi è importante usare creme protettive, berrettini e occhiali per proteggere pelle e occhi dal sole;
  • vipere: per proteggersi da eventuali morsi, fate indossare al bambino pantaloni lunghi e scarponcini alti, con un bel paio di calze; non perdetelo mai di vista ed insegnategli a non mettere le mani tra sterpi e sassi; infine, prima di farlo gironzolare, “battete” tutt’attorno la zona dove avete deciso di sostare;
  • punture di insetti: prima di partire, non dimenticate di mettere nello zaino una pomata a base di cortisone; se dopo un’eventuale puntura compare forte prurito o gonfiore, applicate la crema sulla zona interessata;
  • bacche, piante e funghi velenosi: insegnate al bambino a non mettere mai in bocca qualsiasi cosa di apparentemente commestibile senza prima chiedere il vostro permesso;
  • ruscelli e torrenti: poiché attraggono molto i bambini, è importante tenerli sempre d’occhio; inoltre, non dimenticate di insegnare al vostro bambino a non bere mai da un corso d’acqua, anche se apparentemente pulito; l’acqua dei ruscelli e dei torrenti, infatti, è facilmente inquinata dagli alpeggi che si trovano a quote più alte;
  • latte appena munto e formaggi artigianali: sono da evitare per questioni igieniche, non essendo pastorizzati.

Vacanze al mare: alcune precauzioni

Assicuratevi che le acque siano balneabili; evitate i tratti di costa vicino a scarichi fognari o industriali

Tenete il bambino scoperto: avrà meno caldo e suderà meno; portate con voi in spiaggia acqua o altre bevande e date spesso da bere al bambino

Se il bambino ha meno di 3 mesi di vita, può giocare in una vasca riempita di acqua di mare (sempre che sia pulita) lasciata riscaldare al sole. Se il bambino è più grande, può fare il bagno direttamente in mare, tuttavia:

  • non forzatelo se non ha voglia di bagnarsi;
  • lasciatelo sguazzare sul bagnasciuga in qualsiasi ora del giorno e indipendentemente dai pasti: il bagno completo può essere fatto tranquillamente in qualsiasi momento, a meno che l’acqua sia molto fredda, o il bambino vada a nuotare nell’acqua alta, o il pasto sia stato particolarmente abbondante (in tal caso è bene attendere almeno 2-3 ore);
  • non lasciate mai solo il bambino in acqua e tenetelo d’occhio costantemente;
  • alla fine del bagno, fategli fare una doccia di acqua dolce: per i più piccolini, si possono riempire d’acqua dolce delle bottiglie di plastica, lasciandole poi al sole a scaldare (attenzione: controllate sempre che non sia troppo calda prima di usarla!)

Ricordate anche che una bottiglia di plastica con acqua di mare riscaldata al sole potrebbe venire utile in caso di contatto con meduse!

mamma con in braccio la figlia che indossa cappello per il sole

Vacanze particolari

Quelle in camper, sotto una tenda o in roulotte sono certo vacanze un po’ meno comode che in albergo, ma d’altra parte anche il bambino può giovarsi del senso di libertà che trasmettono e della condivisione di una esperienza educativa, che insegna a suddividere i compiti per una causa comune. Anche in questo caso, non esistono limitazioni particolari. Basta un po’ di buon senso.

In camper valgono gli stessi consigli per l’auto. Fate attenzione, in particolare, se vi state muovendo in una zona trafficata: per evitare che frenate brusche e improvvise facciano cadere o sbattere il bambino contro qualche oggetto, mettetelo temporaneamente seduto con la cintura (o col mezzo di ritenzione più adeguato se il bambino deve usarlo normalmente) o comunque fermo e impegnato al tavolino.

In campeggio, eventuali problemi possono derivare dagli insetti, dal caldo, dal sole, dall’igiene dei luoghi comuni. Pertanto:

  • se utilizzate un lettino da viaggio, assicuratevi di averlo montato correttamente, posizionatelo su un terreno stabile e proteggetelo con una zanzariera;
  • sistemate la tenda in un luogo ombreggiato;
  • scegliete un campeggio dotato di acqua potabile e di buoni servizi igienici;
  • insegnate al bambino a lavarsi sempre le mani dopo che si è recato ai servizi igienici, anche per prevenire le infezioni intestinali.

Documentazione sanitaria, pronto soccorso e farmaci

Ecco infine alcuni consigli su cosa mettere in valigia prima della partenza:

Se la meta è in Italia:

  • tessera sanitaria e certificato delle vaccinazioni (fotocopie);
  • termometro;
  • disinfettante, possibilmente sotto forma di fazzolettini premedicati in  bustine;
  • garze sterili;
  • cerotti;
  • prodotti anti-zanzare;
  • creme solari;
  • eventuali linee guida su cosa fare in caso di febbre, infezioni respiratorie, diarrea o vomito;
  • un farmaco per la febbre;
  • una pomata cortisonica, da applicare in caso di punture di insetto;
  • soluzioni reidratanti da sciogliere in acqua per la diarrea;

ed eventualmente, secondo il caso,

  • un farmaco per il mal d’auto, su indicazione del pediatra;
  • farmaci che abitualmente assume il bambino, in quantità adeguata a coprire il periodo di vacanza;
  • zanzariera.

Se vi recate all’estero aggiungete:

  • la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (è il retro della Tessera Sanitaria o Carta Regionale dei Servizi).

Se vi recate in un paese tropicale o subtropicale, aggiungete:

  • un antibiotico, su indicazione del pediatra, da somministrare in caso di “diarrea del viaggiatore”;
  • una zanzariera;
  • un prodotto per la disinfezione degli alimenti a base di ipoclorito di sodio (verificare il dosaggio indicato in etichetta).

L’assistenza sanitaria in vacanza

Portando con sé la tessera sanitaria del bambino, in Italia è possibile fruire dell’assistenza di un pediatra di base anche se, per motivi di vacanza, ci si trova fuori della propria ASL di residenza, dietro pagamento di un compenso a tariffa fissa; esibendo la relativa fattura al vostro ritorno, potrete chiedere alla vostra ASL il rimborso della cifra pagata.

Quanto detto vale negli orari dalle 8 alle 20 dei giorni feriali, e dalle 8 alle 10 del sabato (non però in tutte le regioni); altrimenti, il pediatra potrà chiedere di essere pagato in base alla tariffa di libero professione; l’alternativa è in tal caso la guardia medica.

Nei paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (Islanda Liechtenstein e Norvegia) ed in Svizzera, la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (il retro della Tessera Sanitaria o Carta Regionale dei Servizi) dà diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni degli assistiti del paese in cui si trova.

Per tutti gli altri paesi, prima di partire è opportuno consultare la guida interattiva messa a disposizione dal Ministero della Salute.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.