Letture per bambini: Storie per una buonanotte

 

Se cercate un libro da leggere al vostro bambino o da regalare,  questa potrebbe essere un’ottima idea. Storie per una buonanotte di David Grossman (edizioni Mondadori) ha la straordinaria capacità di rapire con la sua magia  il bambino che legge o ascolta la storia.  I racconti avvolgono bambino  e genitori in un virtuale abbraccio di tenerezza. Bellissime nella loro semplicità e immediatezza le illustrazioni di Katja Gehrmann e Giulia Orecchia

Queste in particolare, come ricorda il titolo, sono storie per la buonanotte, create per avvolgere in un alone di tenerezza il momento che precede il sonno del bambino. Nel libro sono contenuti due racconti: Buonanotte Giraffa, divertente e tenera allo stesso tempo, e Un milione di anni fa avventurosa e coinvolgente.

Alla fine del libro trovate una postfazione inedita dell’autore, di cui vi riporto un passo che  riassume chiaramente quando sia importante il momento della messa a letto; un momento  fatto di condivisione tra genitori-figli  e rilassamento:

“Il bambino è seduto o sdraiato sul letto, accanto alla mamma o al papà. avverte il calore del corpo, l’odore del genitore: Nel momento in cui alle sue orecchie risuona quella voce particolare – “la voce della storia” – si prepara a passare a una realtà e a una dimensione differente: quella del racconto. per esperienza – essendo stato bambino e padre – so già che in tenerissima età i piccoli riconoscono che quello che il papà o la mamma stanno per raccontare è una storia, diversa da ogni altro genere di informazione che gli viene trasmessa. E quando raccontiamo una storia a nostro figlio, anche in noi qualcosa cambia: la nostra voce, il nostro modo di porci, l’atmosfera che creiamo.. Il bambino lo avverte subito: qui si apre una nuova realtà, ha inizio una  magia. E se per gran parte della giornata ognuno di noi si trova immerso nel proprio mondo, ecco che ora – insieme a nostro figlio – siamo invitati a entrare  in un altro mondo che non è “solo del genitore”  “solo del bambino”, ma è un luogo in cui entrambi godiamo dello speciale status di ospiti, di turisti di viaggio”