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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come gioca il bambino da 0 a 3 anni

Il gioco è una cosa molto seria per un bambino.

Sin dalla nascita, è attraverso il gioco, inteso nel suo senso più ampio e profondo, che il bambino sviluppa le proprie conoscenze e competenze, forma la propria identità, si relaziona con l’ambiente e le persone. Per il bambino il gioco non è una delle attività della giornata, separata da altri momenti (come per gli adulti, che distinguono tra attività “serie” e “gioco”, inteso come svago e divertimento) ma la modalità stessa con cui conosce il mondo attraverso il proprio corpo, i propri sensi ed il proprio intelletto. Giocando, il bambino cresce.

Poiché gioco e sviluppo sono strettamente connessi, il gioco cambia con la crescita del bambino. Vediamo quindi come gioca il bambino nelle principali età dell’infanzia, ripercorrendo le principali tappe del suo sviluppo neuropsicomotorio.

Premettiamo che quelle che seguono sono indicazioni di massima, che vi aiuteranno a seguire i progressi del vostro bambino e a stimolarlo con attività ludiche e giochi adatti alla sua età. Ma ricordate che ogni bambino ha ritmi di sviluppo propri ed unici, che non è possibile inquadrare dentro uno schema rigido o definito, e una precisa personalità, che gli farà esprimere anche nel gioco propensioni e preferenze proprie.

Da 0 a 6 mesi

Le tappe dello sviluppo da 0 a 6 mesi

Nei primi sei mesi di vita lo sviluppo del bambino è molto rapido, sotto ogni punto di vista. Molto rapido è il suo sviluppo fisico e altrettanto veloce sono i progressi in campo

  • motorio: alla nascita il bambino ha una motricità involontaria e riflessa; a 6 mesi sa stare seduto, reggere il proprio peso in posizione eretta ed utilizzare le mani in coordinazione con la vista;
  • sensoriale: olfatto, senso, udito, vista e gusto  raggiungono in 6 mesi la quasi piena maturazione;
  • cognitivo: il bambino inizia ad imparare a gestire il suo pensiero e a crearsi un senso del mondo;
  • linguistico: anche se non sa ancora parlare, il bambino impara a comunicare e a comprendere ciò che gli viene detto e
  • sociale ed emozionale: alla nascita utilizza solo il pianto per comunicare ma via via impara ad esprimere le proprie emozioni e ad interagire con le persone intorno a lui in modo sempre più strutturato.

Come gioca il bambino da 0 a 6 mesi

In questa prima fase di sviluppo, il gioco si esprime soprattutto nel contatto con il corpo dei genitori (e della mamma in particolare).

Alla nascita, il contatto fisico con la mamma favorisce la regolazione delle funzioni vitali ed il senso di attaccamento (bonding). Si tratta di una forma di interazione istintiva, non verbale (definita attunement, ovvero “sintonia”).

Via via che il piccolo cresce, attraverso il contatto con il corpo del genitore (stando in braccio, sdraiati insieme sul pavimento, giocando insieme nel lettone) il bambino apprenderà progressivamente nuove capacità di movimento ed espressive.

Nei primi sei mesi, i sensi del bambino, che via via si affinano, gli consentono di conoscere ed esplorare le persone e l’ambiente.

Come stimolare il gioco del bambino da 0 a 6 mesi

  • Quando è appena nato, tenetelo in braccio e consentitegli di osservare il vostro volto: poiché alla nascita il senso della vista non consente al bambino di mettere a fuoco gli oggetti lontani, la vicinanza con il vostro viso gli consentirà di riconoscere i vostri lineamenti e di guardarvi negli occhi.
  • Massaggiate il vostro bambino: il massaggio, insieme con il contatto visivo e l’ascolto della voce, stimola i sensi del bambino e favorisce un legame più profondo e consapevole tra mamma e bambino.
  • Mostrate al bambino oggetti o immagini dai colori netti e brillanti.
  • Parlate al bambino sin dalla nascita: anche se non è in grado di esprimersi, il bambino familiarizza con la vostra voce e con le parole. Rispondete ai suoi primi vocalizzi o gorgheggi: questa interazione, anche se non in forma verbale, stimolerà le sue capacità espressive.
  • Prima dei 6 mesi il bambino non riesce a spostarsi da solo: quando è sveglio, mettetelo in diverse posizioni affinché possa osservare l’ambiente da prospettive diverse.
  • Quando le competenze motorie gli consentiranno di portare gli oggetti alla bocca (intorno ai 4/5 mesi), lasciatelo “assaggiare” gli oggetti perché è per lui un modo di esplorare l’oggetto, studiandone attraverso la bocca il sapore e la consistenza.
  • Intorno ai sei mesi il bambino inizia ad afferrare gli oggetti con entrambe le mani e riesce a passarli da una mano all’altra: stimolate la sua curiosità proponendogli oggetti di uso comune (purché sicuri!) o giochi adatti all’età che egli possa in tutta sicurezza manipolare, assaggiare, far cadere.
  • I giochi adatti a questa età sono quelli che stimolano la sensorialità, attraverso cui il bambino può sperimentare diverse consistenze, forme, colori e rumori, come la palestrina (che consente al bambino di sperimentare sensazioni tattili, visive ed uditive), i giochi morbidi e colorati che possano essere più facilmente afferrati e manipolati, i sonaglini.

Da 7 a 12 mesi

Le tappe dello sviluppo tra 7 e 12 mesi

Tra i 7  e i 12 mesi il bambino raggiunge un buon grado di autonomia motoria: inizia a stare seduto da solo, a spostarsi (gattonando o trascinandosi), a mettersi in piedi e a muovere i primi passi. Questa aumentata capacità motoria gli consente di iniziare spostarsi ed esplorare l’ambiente circostante. Intorno all’anno il bambino manipola con sicurezza gli oggetti, gestendoli con ambedue le mani e con la presa tra indice e pollice. Aumentano progressivamente le sue capacità di comprensione del linguaggio: ad un anno capisce distintamente il significato di alcune parole famigliari o brevi frasi.

Come gioca il bambino tra 7 e 12 mesi

In questa fase di sviluppo il bambino inizia a giocare in modo autonomo, anche se per brevi periodi. ed è in grado di capire che un oggetto esiste anche se non riesce a vederlo, magari perché è stato nascosto (questa acquisizione viene detta “permanenza dell’oggetto”). Utilizza giochi e giocattoli senza una finalità precisa, per puro spirito esplorativo, toccandoli, assaggiandoli, sbattendoli tra loro, lanciandoli o facendoli cadere.

Come stimolare il gioco del bambino da 7 a 12 mesi

  • Assicuratevi che il bambino possa compiere le sue prime esplorazioni in un ambiente sicuro (la vostra casa deve essere “a prova di bambino”).
  • Se possibile, create in casa uno spazio dedicato dove il bambino possa giocare, con voi o da solo sotto la vostra supervisione.
  • Prima che sia in grado di cambiare da solo posizione (da sdraiato a seduto, da seduto in piedi) mettetelo a giocare in posizioni diverse: sul fianco, sulla schiena, sulla pancia, seduto sulle vostre ginocchia o sorretto.
  • Lasciate che possa utilizzare oggetti e giocattoli sicuri e robusti, adatti ad essere messi in bocca, manipolati, sbattuti tra loro o lasciati cadere.
  • Proponete pochi oggetti o giocattoli per volta, in modo che il bambino abbia il tempo di manipolarli e conoscerli senza essere distratto da troppe sollecitazioni.
  • Quando gioca seduto o sdraiato, mettete gli oggetti che gli interessano ad una distanza che consenta al bambino di raggiungerli muovendosi o modificando la propria posizione.
  • Giocate a bau-settete (nascondete il vostro volto o un oggetto e poi scopritelo per mostrarlo al bambino).
  • Lasciate che il bambino possa osservare la sua faccia in uno specchio.
  • Fategli ascoltare o cantategli canzoncine e filastrocche.

Da 12 a 24 mesi

Le tappe dello sviluppo da 12 a 24 mesi

Tra il primo ed il secondo compleanno, il bambino acquisisce grande sicurezza nel camminare, corre (anche se all’inizio non è in grado di evitare gli ostacoli), impara ad arrampicarsi sulla sedia ed a salire e scendere dalle scale. A due anni è in grado di spingere e tirare grossi giocattoli con le ruote, colpire la palla con i piedi, saltare a pié pari da un piccolo gradino. Insomma, è sempre in movimento!

Il linguaggio evolve rapidamente, dalla lallazione dei 12 mesi alla capacità di esprimere la frase nucleare (soggetto+verbo) e pronunciare molte parole a due anni.

In questa fase della crescita il bambino diventa molto più autonomo ed acquisisce la consapevolezza di essere un individuo. Acquisendo nuove capacità di muoversi, al bambino si aprono nuove opportunità di esplorare.

Come gioca il bambino da 12 a 24 mesi

Usa sempre meno la bocca per esplorare gli oggetti. Inizia a trattare i giochi in modo più “adeguato”, utilizzandoli per un fine, ad esempio cullando un pupazzetto. Dai 12 mesi inizia il gioco imitativo: i bambini imitano le azioni che vedono compiere intorno a loro (cullare, dar da mangiare, guidare la macchina,). Si diverte con i suoni e cerca di creare nuove “melodie” con oggetti che producono rumori. Utilizza mattoncini e contenitori vuoti giocando a “dentro e fuori”. Ha spesso un oggetto di compagnia (ad esempio un peluche) da cui non si separa mai (oggetto di transizione). Gioca spesso da solo, o “in contemporanea” con altri bambini,  ma non “insieme” a loro. Osserva con attenzione, da spettatore, il gioco degli altri bambini.

Come stimolare il gioco tra i 12 e i 24 mesi

  • L’ambiente in cui vive il bambino deve essere stimolante (con giochi e risorse adatti all’età) e al contempo sicuro.
  • A questa età il bambino ha la curiosità di uno scienziato: lasciate che provi a scoprire in autonomia le proprietà degli oggetti. Potete suggerire come utilizzare un gioco (ad esempio impilare dei cubi) ma non dovete forzare il bambino a seguire il vostro suggerimento: sarà la sua fantasia e la sua curiosità a fargli decidere come usare il gioco.
  • Siate disponibili a giocare con il vostro bambino ma lasciate anche degli spazi liberi per il gioco autonomo, non strutturato.
  • Se il bambino non frequenta una comunità infantile (asilo nido o scuola materna) favorite momenti di contatto con gli altri bambini.
  • Proponete al bambino giocattoli che gli consentano di esplorare, creare, costruire: contenitori da riempire, oggetti da raggruppare (es. gli animali della fattoria, le macchinine), cubi, giochi ad incastro.
  • Assicuratevi che il bambino possa trascorrere momenti di gioco libero all’aria aperta per correre, saltare, arrampicarsi (sempre in sicurezza e sotto la supervisione di un adulto).
  • Leggete libri al vostro bambino ed insieme a lui.
  • Cantate con lui e fategli ascoltare musica o offritegli oggetti o giochi che gli consentano di sperimentare i suoni musicali.

Da 24 a 36 mesi

Le tappe dello sviluppo da 24 a 36 mesi

Dai 24 mesi in poi le capacità motorie grossolane sono ben acquisite e quelle più fini continuano a svilupparsi, consentendo al bambino di divertirsi disegnando, utilizzando vari materiali, guardando le immagini dei libri e ascoltando storie, passi molto importanti per l’alfabetizzazione. Si sviluppano senso di autonomia e indipendenza, soprattutto se gli adulti sostengo ed incoraggiano il bambino in aree come nutrirsi, vestirsi, lavarsi. Il linguaggio si sviluppa rapidamente, consentendo al bambino di comunicare con frasi di senso compiuto.

Come gioca il bambino da 24 a 36 mesi

A partire dai due anni cresce la capacità di giocare con gli altri bambini, interagendo con loro, e di strutturare il gioco simbolico. Il bambino “facendo finta di” utilizza giochi ed oggetti per inventare storie di fantasia, via via più complesse ed articolate, mettendo alla prova le proprie capacità ed aspirazioni.

Lo sviluppo di abilità fisiche complesse (arrampicarsi, correre) e la partecipazione attiva al gioco con altri bambini rendono questo momento particolarmente importante per l’apprendimento dei pericoli e dei limiti di sicurezza.

Come stimolare il gioco del bambino da 24 a 36 mesi

  • Fornite al bambino una varietà di materiali con i quali possa scrivere, colorare, ritagliare, incollare.
  • Lasciate spazio e tempo ai giochi di fantasia del bambino, partecipando quando il bambino lo richiede ma rispettando il più possibile le sue regole.
  • Incoraggiate il bambino a giocare con gli altri bambini, lasciando che risolva da solo piccoli conflitti o difficoltà, ma rispettate la sua inclinazione se desidera momenti di gioco da solo.
  • Favorite le occasioni di gioco all’aria aperta.
  • Non orientate il gioco secondo presunte attitudini di genere (ad esempio, i pentolini per cucinare per le bambine, le macchinine per i maschi): lasciate che ogni bambino esprima liberamente le proprie preferenze, impegnandosi nelle attività di gioco che preferisce e che gli danno soddisfazione.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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