Italia sempre più vecchia. Calano ancora le nascite

Gli italiani ? sono sempre meno inclini a fare figli.

Le motivazioni possono esser tante ma  il clima economico del nostro paese sicuramente non aiuta.

Il Professor Alberto Cazzola con Lucia Pasquini e Aurora Angeli dell’Università di Bologna hanno recentemente pubblicato uno studio statistico molto interessante su Demographic Research in cui hanno messo in relazione il tasso di disoccupazione con i tassi di fertilità nelle varie aree d’Italia

Si è visto che oscillazioni dei tassi di  disoccupazione possono essere collegati direttamente alla fertilità, nel senso che la riduzione del reddito familiare in seguito alla perdita di posti di lavoro può portare ad un rinvio della ricerca di un bambino fino a che non migliorano le condizioni economiche della coppia o del nucleo famigliare.

Sono emerse però alcune differenze tra le regioni italiane.

Il recente aumento dei tassi di disoccupazione maschile e femminile sembrano  essere negativamente legati alla fertilità nelle aree settentrionali e centrali, con un ritardo di quasi nove mesi. Questo risultato è in linea con l’ipotesi che quando il reddito è in diminuzione, le coppie possono abbandonare l’idea di avere figli (o di averne altri ) soprattutto se  percepiscono che avere figli potrebbero influenzare negativamente il loro benessere economico.

Al sud non si notano variazioni particolari e questo si spiega in parte con la diffusione del lavoro sommerso ( che al sud interessa  circa il 20% dei lavoratori).

Rimandare una gravidanza per le difficoltà economiche o per un senso di incertezza che si diffonde a macchia d’olio, significa anche rimandare la gravidanza  a un’età  della donna in cui è più difficoltosa la ricerca della gravidanza. Più aumenta l’età della donna più diminuisce la probabilità per mese di rimanere incinta. Aumenta di pari passi l’incidenza di figli unici. Il primo si riesce ad avere, il secondo per problemi economici o per età, non più.

Abbiamo condotto un risultato anche tra le nostre lettrici e questo è  l’esito dei dati raccolti:

Quanto bambini nascono in Italia?

Anche nel 2015 si è fortemente consolidato il  calo demografico che caratterizza il nostro Paese, ormai fanalino di coda in Europa.

I dati freschi di stampa dicono che al 1° gennaio in Italia siamo a 60 milioni e 656 mila residenti. Di questi 5 milioni e 54 mila sono stranieri.

Nel 2015 si è toccato il minimo storico delle nascite mai registrato a partire dall’Unità d’Italia. Sono nati solo 488 mila bambini ( 15 000 in meno del 2014 ) e il tasso di fecondità è arrivato a 1,35 figli per donna.

figli per donna

Si è alzata l’età media del primo parto che adesso è arrivata a 31,6  anni.

tasso fecondita

 

Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L’età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.

Al calo della natalità si è associato lo scorso anno un aumento della mortalità della popolazione, addirittura un  +9,1% rispetto al 2014.

In netta diminuzione l’immigrazione mentre sono sempre più i residenti che se ne vano dall’Italia.

Un quadro insomma non roseo che rispecchia l’attuale situazione di incertezza  economica. Non siamo più il Bel Paese ma sempre più un paese per vecchi.

Popolazione-italiana

Fonti