Le ecografie in gravidanza, a cosa servono?

Le ecografie in gravidanza vengono fatte per monitorare lo stato di salute del bambino.  Non emettono radiazioni ma mandano onde ad altra frequenza attraverso la sonda ecografica. Le onde rimbalzano contro i tessuti solidi e vengono convertite in immagini, quelle che poi vediamo nel monitor dell'ecografista.

Ci sono 3 ecografie raccomandate e sono la prima che viene fatta entro le 11-12  settimane di gravidanza e viene anche chiamata ecografia per datazione.

La seconda che viene anche chiamata morfologica o strutturale e la terza  ecografia ostetrica che si fa nel terzo trimestre di gravidanza.

La maggior parte delle donne in attesa preferisce però farne di più tramite un ginecologo privato ma, se la gravidanza procede normalmente, quelle in più non sono necessarie.

La prima ecografia viene generalmente eseguita  per via vaginale, mentre la morfologica e la terza sono ecografia addominali. Se si fa precocemente,  intorno alle 6 settimane,  serve per vedere se la gravidanza si è ben sistemata in utero, se si fa dalla 8 circa alla 12 permette di verificare l’accrescimento del feto e se la gravidanza è singola oppure no.

Se si è in attesa di gemelli ad esempio intorno alle 12 settimane è possibile  capire se sono gemelli omozigoti (identici)  o eterozigoti.

La prima ecografia può venire anticipata in caso di perdite ematiche o di dolori particolari per verificare che non si tratti di una minaccia di aborto o di un gravidanza extrauterina.

Attenzione se si prenota una ecografia troppo presto, come prima delle 5 settimane o intorno alle 5 settimane e non si vede nulla o solo la camera gestazionale, può essere una cosa normalissima. Anticipare troppo le ecografie  fa spesso preoccupare le mamme inutilmente.

A cosa servono le ecografie trimestre per trimestre

Un’ecografia può essere richiesta  per una serie di motivi durante la gravidanza. Il medico può anche decidere di aumentarne la frequenza  se ha rilevato un problema in una precedente ecografia o  nei risultati di un prelievo del sangue. Le ecografie possono essere eseguite anche per ragioni non mediche, come ade esempio per consegnare una immagine ricordo  ai genitori per   o per determinare il sesso del bambino.
Sebbene la tecnologia ad ultrasuoni sia sicura sia per la madre che per il bambino, gli operatori sanitari scoraggiano l’uso degli ultrasuoni quando non vi sono motivi o vantaggi medici.

Ecografie nel primo trimestre di gravidanza

Nel primo trimestre di gravidanza (dalla prima alla dodicesima settimana), è possibile eseguire un’ecografia per:
  • confermare la gravidanza
  • controllare il battito cardiaco fetale
  • determinare l’età gestazionale del bambino e stimare la data del parto
  • verificare la presenza di gravidanze multiple
  • esaminare la placenta, l’utero, le ovaie e la cervice
  • diagnosticare una gravidanza extrauterina o un aborto spontaneo
  • cercare qualsiasi crescita anomala nel feto

Ecografie nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

Nel secondo trimestre  e nel terzo trimestre è possibile eseguire un’ecografia per:

  • monitorare la crescita e la posizione del feto (podalica, trasversale, cefalica) e il suo benessere generale
  • determinare il bambino è un maschio o una femmina
  • confermare gravidanze gemellari
  • controllare la placenta per verificare la presenza di problematiche, come la placenta previa (quando la placenta copre la cervice) e controllare che non ci sia un distacco di placenta
  • eseguire la translucenza nucale 
  • verificare la presenza di anomalie congenite
  • esaminare il feto per anomalie strutturali o problemi di flusso sanguigno
  • monitorare i livelli di liquido amniotico
  • determinare se il feto riceve abbastanza ossigeno
  • diagnosticare problemi alle ovaie o all’utero
  • misurare la lunghezza della cervice
  • per guidare altri test, come l’amniocentesi

Le misure principali

Ci sono due parametri principali che vengono monitorati nelle ecografie: il diametro biparietale (BPD) e la lunghezza testa-coda ( CRL).

Il CRL è la lunghezza che va dalla punta della testa al culetto per intendersi. Il diametro biparietale invece considera la distanza tra le due ossa laterali del cranio.

Queste misure che vengono prese alla prima ecografia fanno da riferimento di base e servono poi per monitorare la crescita nelle ecografie successive.

Nel secondo trimestre sarà possibile misurare anche la lunghezza del femore altro parametro importante per valutare la crescita fetale durante la gestazione.

Per approfondire:Le lunghezze fetali, i valori di riferimento

Il bello delle ecografie in gravidanza

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Il primo sguardo al proprio bambino è una emozione che non si scorda mai.  Ed è ciò che finalmente ci fa sentire reale la gravidanza che magari fino a quel momento era passata in sordine o si era manifestata a furia di nausee.

Cercate sempre nel possibile di farvi accompagnare dal vostro lui perchè è una esperienza che va condivisa (anche nel caso ci fossero problemi, ma speriamo di no!). Fatevi dare le foto dell’ecografia o i video,  se possibile, perchè sono sempre un bel ricordo da conservare.

Se fate la prima ecografia intorno alle 12 settimane avrete la possibilità  di vedere un bimbo completo in miniatura. Potrete vedere il profilo del volto, la manine e i piedini che si muovono freneticamente. Vedrete anche battere forte il loro piccolo cuore. Delle volte lo vedrete sbadigliare (se fatte le eco in 3D) o a mettersi le mani (o i piedini) in bocca.

Un piccolo consiglio

Alla prima ecografia non  preoccupatevi se il medico vi dice che c’è una discrepanza nella crescita. La data del parto e le settimane di gestazione vengono calcolate in base alla data delle ultime mestruazioni. Quindi può essere che abbiate ovulato prima o più tardi del periodo previsto. Vi fisserà una ulteriore visita nel giro di una settimana per poter confermare la datazione della gravidanza.

Come prepararsi per un’ecografia

Durante un’ecografia all’inizio della gravidanza, potrebbe essere necessario avere la vescica piena affinché l’ecografista  possa ottenere un’immagine chiara del feto e dei tuoi organi riproduttivi. Dovresti bere da due a tre bicchieri d’acqua  un’ora prima dell’ecografia programmata. Non dovresti urinare prima dell’ecografia in modo da arrivare all’appuntamento con la vescica piena. Chiedi comunque se è necessario avere la vescica piena al momento della prenotazione della visita.

Tipologie di ecografie in gravidanza

È possibile utilizzare tecniche ecografiche più avanzate quando è richiesta un’immagine più dettagliata. Queste immagini più dettagliate  possono fornire al medico le informazioni necessarie per fare una diagnosi se ha rilevato problemi durante l’ecografia tradizionale.

Ecografia transvaginale

Per avere immagini più chiare i ginecologo può scegliere di fare una ecografia transvaginale. Questo tipo di ecografia viene usata  di solito  durante le prime fasi della gravidanza, quando acquisire un’immagine chiara per via addominale, potrebbe risultare più difficile. Si usa una piccola sonda ecografica che viene inserita in vagina. La sonda poggia contro la parte posteriore della vagina.

Ecografia 3D

A differenza di un’ecografia 2D tradizionale, un’ecografia 3D consente al medico di vedere la larghezza, l’altezza e la profondità del feto e dei tuoi organi. Questa ecografia può essere particolarmente utile per diagnosticare eventuali problemi che possono emergere durante la gravidanza. Un’ecografia 3D segue la stessa procedura di un’ecografia standard, ma utilizza una sonda e un software speciali per creare l’immagine 3D. Richiede anche una formazione specifica per il medico, quindi potrebbe non essere sempre  disponibile.

Ecografia 4D

Un’ecografia 4D può anche essere chiamata ecografia 3D dinamica. A differenza  delle altre tipologie, una ecografia 4D crea il video del  movimento del feto. Crea un’immagine migliore del viso e dei movimenti del bambino. Inoltre, cattura meglio le luci e le ombre. Questa ecografia viene eseguita in modo simile alle altre ecografie ma con strumenti specifici.

Ecocardiografia fetale

Se il medico sospetta che il bambino possa avere difetti cardiaci congeniti, viene eseguita un’ecocardiografia fetale. Questo test può essere eseguito in modo simile a un’ecografia   tradizionale, ma potrebbe richiedere più tempo. Cattura un’immagine approfondita del cuore del feto, ne mostra le dimensioni, la forma e la struttura. Questa ecografia offre anche informazioni  su come funziona il cuore del bambino, il che può essere utile per diagnosticare problemi cardiaci.

Riferimenti utili:

Ultrasound: Sonogram. (2006, March). American Pregnancy Association. Retrieved July 4, 2012

Pregnancy and Childbirth – Common Tests During Pregnancy. (n.d.). Johns Hopkins Medicine Health Library. Retrieved July 4, 2012,

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