Smalto in gravidanza: la manicure è sicura?

Dal tipo di smalto (classico o semi-permanente) al solvente da utilizzare, arrivando fino alla ormai popolarissima ricostruzione unghie, le domande delle mamme sono tante: si può o è meglio evitare?

Quando si aspetta un bambino, è importante prestare particolare attenzione alle sostanze chimiche con cui si viene in contatto e questo, naturalmente, include anche la scelta dei prodotti e dei trattamenti cosmetici per le future mamme. Manicure, pedicure e più generale l’uso dello smalto in gravidanza sono un classico esempio di trattamenti estetici molto diffusi, che in dolce attesa possono sollevare dubbi e timori. Dal tipo di smalto (classico o semi-permanente) al solvente da utilizzare, arrivando fino alla ormai popolarissima ricostruzione unghie, le domande delle mamme sono tante: si può o è meglio evitare? Quali prodotti sono sicuri e quali a rischio? Meglio rivolgersi all’estetista o limitarsi al fai-da-te?

Si può mettere lo smalto in gravidanza?

Iniziamo con una buona notizia: nulla vieta di mettere lo smalto in gravidanza, a patto di adottare alcune accortezze che andrebbero comunque prese in considerazione indipendentemente dall’essere incinta.

In particolare, nei nove mesi andrebbero evitati gli smalti e i top coat che contengono DBP (dibutilftalato), formaldeide e toluene.

Queste sostanze, infatti, possono essere dannose in gravidanza, anche se occorre sottolineare che l’esposizione che si verifica durante l’applicazione dello smalto è molto bassa e che gli studi effettuati non hanno evidenziato effetti nocivi sul feto in caso di uso saltuario

In ogni caso, i marchi più noti sono tutti “3-free”, ossia non contengono queste sostanze. Per maggiore sicurezza, tuttavia, controlla bene le etichette quando acquisti uno smalto per unghie o chiedi alla tua estetista prima di sottoporti a una manicure o una pedicure professionale.

Smalto semi-permanente e ricostruzione unghie in gravidanza: si o no?

Estetista applica lo smalto permanente a una donna in gravidanza

Il consiglio degli esperti è quello di evitare lo smalto semipermanente e il gel per unghie in dolce attesa, e di preferire invece lo smalto classico. I motivi sono diversi.

Innanzitutto, gli effetti dello smalto semipermanente e dei prodotti per la ricostruzione delle unghie in gravidanza non sono stati ancora studiati a sufficienza. Inoltre, nella popolazione in generale si sta osservando un aumento delle reazioni allergiche ai gel e ai materiali acrilici per la manicure e la pedicure permanente e semipermanente.

Un altro aspetto da considerare è l’uso delle lampade UV utilizzate per indurire lo smalto semipermanente, che possono stressare le unghie già rese più fragili dai cambiamenti ormonali.

Infine, bisogna tenere conto che l’ospedale richiede in genere di rimuovere lo smalto semipermanente prima del parto, per poter utilizzare senza problemi il cosiddetto saturimetro, ossia lo strumento che in genere viene applicato su un dito durante il travaglio o il parto cesareo per misurare l’ossigenazione del sangue.

A questo proposito, è importante ricordare che questo tipo di smalto viene tolto utilizzando dei solventi a base di acetone, che devono rimanere a contatto con l’unghia per un tempo piuttosto lungo (circa 10-15 minuti). Poiché non esistono molti studi sul contatto prolungato con l’acetone in gravidanza, questo è un altro motivo per cui gli esperti sconsigliano l’applicazione di smalti semipermanenti alle donne in attesa.

Manicure e pedicure in gravidanza: quali regole dall’estetista?

Estetista esegue la manicure a una donna in gravidanza

Per prima cosa, è importante assicurarsi che il personale applichi delle rigorose procedure igieniche. Gli strumenti utilizzati dovranno quindi essere sterilizzati in autoclave la postazione perfettamente pulita prima di far accomodare le clienti.

Inoltre, è importante che i locali siano ben areati, non solo per disperdere le sostanze chimiche contenute nei prodotti ma anche perché l’odore di smalti e solventi può provocare disturbi come nausea e mal di testa.

Chiedi all’estetista di non tagliare le cuticole delle unghie (le classiche “pellicine”). In gravidanza, infatti, si è più esposte alle infezioni batteriche e questa operazione può favorire la diffusione di germi potenzialmente dannosi.

Se l’estetista utilizza un solvente per unghie a base di acetone, chiedile di lasciarlo agire per il minor tempo possibile.

Fonti