Test di gravidanza falso positivo: 8 motivi per cui può succedere

In casi molto rari, può succedere che il test di gravidanza dia un risultato falsamente positivo. Ciò significa che la donna non è incinta, anche se il test dice il contrario. Ecco quando può accadere e perché.

Si parla di falsi positivi quando il risultato del test di gravidanza è positivo anche se la donna non è incinta. Questo evento, tuttavia, si verifica raramente.

In questo articolo, vedremo perché può succedere e come comportarsi. In ogni caso ti ricordiamo che dopo un test di gravidanza positivo è sempre consigliabile contattare il medico di fiducia, per programmare i primi esami e la prima visita.

A seconda dei casi, il ginecologo potrebbe richiedere un dosaggio delle beta hCG nel sangue o fissare direttamente la prima ecografia, per verificare che la gravidanza sia effettivamente in atto e proceda bene.

Falso positivo nel test di gravidanza: da cosa può dipendere?

I test di gravidanza casalinghi da effettuare sulle urine sono ormai molto affidabili, avendo un’accuratezza pari al 99%. Esistono però alcune condizioni in cui un test positivo può segnalare una falsa gravidanza. Vediamo insieme quali.

1. Il test non è stato eseguito correttamente

Per ottenere un risultato valido, è importante seguire alla lettera le istruzioni del foglietto illustrativo. Di solito, un test di gravidanza deve essere letto 3-5 minuti dopo l’esecuzione e oltre i 10 minuti (ma i tempi possono variare a seconda del modello). Se sono passati i minuti indicati sulla confezione e il test risulta negativo, buttalo via e non guardarlo più.

I falsi positivi, infatti, a volte sono dovuti alla cosiddetta linea di evaporazione, una linea chiara e incolore che può comparire quando si guarda il test oltre il tempo massimo suggerito dalle istruzioni. Un esito positivo che compare dopo 10 minuti non è quindi affidabile.

2. Il test è difettoso o scaduto

Controlla sempre la data di scadenza prima di effettuare un test. Se non sei certa del risultato positivo, acquistane un altro e ripetilo o parla con il tuo medico di fiducia.

3. La gravidanza si è interrotta molto presto

In questo caso si parla di gravidanza biochimica. Questo termine indica che il concepimento c’è effettivamente stato e le beta HCG sono state in circolo per alcuni giorni, ma la gravidanza si è interrotta molto precocemente, entro la quinta settimana.

La gravidanza biochimica è un evento abbastanza comune, che spesso passa inosservato. Infatti, nella maggior parte dei casi si verifica quando la donna ancora non sa di essere rimasta incinta. 

A questo proposito, proprio per evitare delusioni, alcuni operatori sanitari consigliano di attendere la sesta settimana (ossia due settimane di ritardo del ciclo) prima di eseguire un test di gravidanza.

In ogni caso, la gravidanza biochimica non influenza la possibilità di rimanere nuovamente incinta.

4. Il test è stato eseguito troppo presto dopo un aborto

Se hai avuto un aborto recente, i livelli di beta hCG potrebbero non essere ancora negativizzati. In genere, un test casalingo sulle urine impiega dai 9 ai 35 giorni per tornare negativo dopo una gravidanza interrotta, con una media di 19 giorni.

Spesso, tuttavia, sarà proprio il ginecologo a monitorare il calo dei livelli di beta hCG con test del sangue periodici.

5. È in corso una gravidanza extrauterina

Si parla di gravidanza extrauterina o ectopica, quando l’ovulo fecondato si impianta al di fuori dell’utero (nel 90% dei casi in una tuba di Falloppio). Ciò significa che l’embrione non può crescere e svilupparsi e la gravidanza si interrompe.

In realtà, quindi, non si tratta di un falso positivo ma di un vero positivo, perché il concepimento è di fatto avvenuto. Tuttavia, la gravidanza non potrà proseguire.

La gravidanza extrauterina è un evento che si verifica statisticamente solo in un caso su 200.

Generalmente è accompagnata da sintomi come:

  • dolori addominali o pelvici accompagnati da perdite di sangue
  • forti giramenti di testa e svenimenti
  • dolore alle spalle (dolori riflessi)

In presenza di uno di questi sintomi, è importante contattare immediatamente il medico.

6. Il test è stato eseguito troppo presto dopo aver assunto farmaci per la fertilità

Se hai effettuato un’iniezione di gonadotropine (come Gonasi, Pregnyl, Profasi, Pergonal, ecc.) per stimolare l’ovulazione, è possibile che il test di gravidanza risulti positivo per 2 o 3 settimane, anche se non sei incinta.

La verifica si fa con i dosaggi di beta hCG nel sangue: un loro aumento nel tempo indica che la gravidanza è in corso.

7. Stai assumendo altri farmaci in grado di interferire con il risultato del test

Oltre ai farmaci contenenti hCG, esistono altri medicinali in grado di produrre un falso positivo nel test di gravidanza:

  • ansiolitici, come alprazolam (Xanax) o diazepam (Valium)
  • antipsicotici, come clozapina o clorpromazina
  • antiepilettici, come il fenobarbital e altri farmaci barbiturici
  • farmaci contro la malattia di Parkinson, come la bromocriptina
  • metadone
  • chemioterapici

8. Soffri di particolari condizioni mediche

Anche se è piuttosto raro, alcune particolari condizioni o patologie possono alterare il risultato del test di gravidanza e dare un falso positivo.

Tra queste troviamo:

  • gravidanza molare, una condizione rara causata da una crescita anomala del tessuto che darà origine alla placenta;
  • cisti ovariche;
  • infezioni delle vie urinarie;
  • malattie renali;
  • alcuni tipi di tumore;
  • alcuni anticorpi;
  • condizioni ormonali, come la menopausa o la peri-menopausa

Cosa fare in caso di test di gravidanza positivo?

Come abbiamo già anticipato, la probabilità che un test di gravidanza dia un falso positivo è rara. 

In ogni caso, in presenza di un test positivo, la raccomandazione è sempre quella di contattare il ginecologo, per concordare i passi successivi e ricevere tutte le informazioni per iniziare la gravidanza nel migliore dei modi.

Se esiste un sospetto sulla validità del risultato, sarà il medico a prescrivere tutti gli accertamenti necessari.

Fonti