Paure in gravidanza: quali sono e come affrontarle

Dalla paura del parto al timore di perdere il bambino, ecco le paure più frequenti in gravidanza e come gestirle, con i consigli della psicologa.

Le paure e le ansie che si affrontano in gravidanza sono molteplici e, in alcuni casi, possono rovinare la magia della “dolce attesa”.

In questo articolo, vedremo quali sono le paure più diffuse delle future mamme, perché si manifestano e come gestirle per una gravidanza più serena.

Paura del parto

La paura del parto è spesso paura del dolore e di qualcosa che non si conosce, il timore di soffrire, di non farcela e di non essere in grado di superare quel momento. Questi stati d’animo sono piuttosto comuni tra le donne in gravidanza, soprattutto poco prima di partorire. Si parla invece di tocofobia quando si ha una vera e propria fobia del parto. Questa paura può manifestarsi ancora prima del concepimento (tocofobia primaria) oppure in caso di precedenti parti traumatici, aborti plurimi o parti con manovre invasive e dolorose (tocofobia secondaria).

Nel primo caso, i corsi preparto possono aiutare molto a tranquillizzare le future mamme, che in questa sede possono imparare ad applicare delle tecniche di rilassamento e di gestione del dolore e a concentrarsi su pensieri positivi.

I professionisti che tengono il corso e il gruppo di gestanti, ognuna con le proprie ansie e paure, possono aiutare a far sì che le future mamme si sfoghino e condividano le proprie emozioni negative, trovando conforto, ascolto e consigli per affrontare più serenamente i propri timori.

Per le donne che soffrono di tocofobia sarebbe importante un supporto psicologico. Parlare con un professionista, magari coinvolgendo anche il partner, non può che migliorare la situazione.

Paura per la salute del bambino

Si tratta della paura per l’ignoto che accade dentro al proprio corpo, di eventuali malformazioni o patologie del bambino che si porta in grembo. Questo tipo di timore è aumentato negli ultimi anni, anche perché l’età media del primo parto si è alzata e questo comporta ovviamente anche un aumento del rischio di malattie genetiche.

In questo caso, informarsi a caso su internet, dove purtroppo si trova di tutto, non è decisamente consigliato. Per cercare di superare questa paura è utile parlarne con il partner, al corso preparto e con altre future mamme, perché condividere i propri timori può aiutare ad affrontare la situazione.

Paura di perdere il bambino

Si tratta di una delle paure più comuni in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre. In particolare, la paura di perdere il bambino tende a intensificarsi con l’aumentare dell’età della donna (poiché in questo caso aumenta anche il rischio di aborto spontaneo) e se si è già perso un figlio in una gravidanza precedente. A questo proposito, è necessario sottolineare che un aborto rappresenta un lutto vero e proprio lutto, e in quanto tale necessita di tempo e di conforto per essere elaborato.

Parlarne con il partner e con il gruppo del corso preparto può aiutare a superare questa paura, a maggior ragione in caso di precedente aborto: un lutto di cui non si parla, infatti, è un lutto che difficilmente verrà superato. Nel caso di uno o più aborti avvenuti in passato, in genere si consiglia un sostegno psicologico specifico per il supporto della donna e della coppia.

Paura di essere una cattiva madre

In gravidanza è normale avere qualche dubbio sulla propria capacità nell’esercizio di un ruolo completamente nuovo, che richiede tempo e un confronto psicologico con le figure che sono state per la futura madre di riferimento.

La consapevolezza che il rapporto madre-figlio si costruisce con il tempo, con la conoscenza e con la quotidianità dovrebbe tranquillizzare le future mamme.

Il confronto con altre future mamme o mamme è lecito ma non è il caso di affidarsi troppo a chi ha la soluzione in tasca, perché la relazione tra mamma e bambino è molto soggettiva e si crea in maniera graduale e spontanea. Piano piano si impara a tenere in braccio il bambino, a cambiare il pannolino e a gestire il pianto. Ogni volta che si impara una cosa nuova ce n’è un’altra da imparare, ma la paura passa con un po’ di positività e soprattutto ripensando alle difficoltà che pochi giorni prima sembravano insormontabili.

Paura delle ripercussioni sul lavoro

Un’altra paura molto comune in gravidanza è che, una volta diventate madri, il lavoro possa risentirne.

Sicuramente un figlio incide sul lavoro di una donna, ma con una buona organizzazione si può riuscire a essere una buona “mamma in carriera”. Ovviamente saranno più facilitate le donne che godono del sostegno dei nonni, che scelgono l’asilo nido o che comunque possono contare su un supporto quotidiano per la gestione del bambino.

In conclusione

La gravidanza porta con sé mille dubbi sulle future capacità genitoriali e sulla responsabilità di mettere al mondo una nuova vita in un mondo molto incerto.  Tuttavia, ogni futura mamma e ogni futuro papà troverà – passo dopo passo – il modo più adeguato di crescere il proprio bambino.

Fonti