Aspetto due gemelli: e adesso?

Aiuto! Aspetto dei gemelli! Che meraviglia! Che paura! E cosa mi aspetta?

Con un pizzico di ironia, si può dire che per me e mio marito, i nove mesi siano stati tutti necessari per realizzare che saremo passati da zero a due in unico balzo! Un tuffo inebriante in una dimensione di famiglia tutta nuova, che da una parte ci regalava una grande felicità, dall’altra un po’ ci spaventava. Per ogni donna la gravidanza rappresenta un percorso di gioia, incredulità, a volte stanchezza, a volte paura. Nel caso di una gravidanza gemellare l’effetto risulta amplificato. La notizia va assimilata e la gravidanza vissuta come un’avventura speciale.

Speciale sarà percepire il movimento di quattro piedini dentro di sé, o sentire il singhiozzo alternato dei bimbi in punti diversi del ventre. Speciale sarà scorgere la perfezione di due personcine in miniatura durante le ecografie, vederli spostarsi e confondersi tra loro dentro il pancione.

Sensazioni uniche che spazzano via paure, ansie e malessere, anch’essi purtroppo normalmente amplificati nelle gravidanze gemellari.

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L’impatto ormonale e i cambiamenti fisici sono infatti tendenzialmente più spiccati. L’aumento di peso è più forte sin dai primi tempi, poiché ciascun gemello cresce inizialmente con lo stesso ritmo di una gestazione singola e rallenta lo sviluppo solitmente solo dopo la trentesima settimana.

I disagi per così dire comuni, come nausee, reflussi e spossatezza, si fanno sentire presto, hanno tendenzialmente intensità maggiore e maggiore durata.

Albumia, anemia, gestosi, ipertensione, problemi circolatori agli arti inferiori, dolori alla schiena e patologie come la preeclampsia sono più frequenti in queste gravidanze, proprio perché le risorse della mamma sono consumate da due nuove creature.

Vi sono poi rischi peculiari della sola gravidanza gemellare, la cui prevenzione, ancora una volta, comporta una maggior sorveglianza medica (come rischio di parto prematuro, rischio di crescita irregolare di uno dei gemelli, rischio di trasfusione feto-fetale nelle gravidanze monocoriali).

Visite ginecologiche ed ecografie sono quindi normalmente più frequenti nelle gravidanze gemellari e hanno maggior durata (è bene saperlo per la prenotazione ;-)). Talvolta è necessario essere seguiti in centri appositi, soprattutto in gravidanze monocoriali monoamniotiche. In casi estremi, può essere imposto un periodo di riposo forzato o può essere richiesto un periodo di ricovero ospedaliero.

Informazione e confronto sono vitali, allora, per le future mamme di gemelli, per essere conscie dei possibili rischi e per vivere più serenamente i segnali di cambiamento del proprio corpo.

Se è vero che le reazioni fisiche sono difficili da prevedere e da gestire, infatti, è altrettanto vero che la predisposizione mentale gioca un ruolo determinante nell’affrontare piccole e grandi sfide. Così una volta fatta propria l’idea di diventare mamma “per due”, forse anche malessere e scompensi diventano più tollerabili.

Per me è stato così, ho imparato ad ascoltare i segnali, a fermare tutto il mondo circostante per dedicare tempo ed energie a qualcosa che all’inizio si fatica a sentire e che piano piano diventa invece ragione di vita. Ora a distanza di tempo, ho dimenticato nausee e dolori e ricordo invece le emozioni. L’attesa per ogni donna sembra infinita, soprattutto nell’ultimo periodo, ma una volta passata, si realizza come sia stata un frangente veloce della propria esistenza. Accade ancor di più nella gravidanza gemellare, che tendenzialmente dura meno e che tendenzialmente mette a dura prova il corpo femminile. Poi inizia l’avventura vera. E con dei gemelli è un’avventura sicuramente impegnativa, ma anche eccezionalmente appagante!

Mamma Paola

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