Toc toc… Sapevo che sarei arrivata.

  • Questo topic ha 12 risposte, 7 utenti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 8 mesi fa da Anonimo.
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  • #445608 Rispondi

    Buonasera ragazze, mi chiamo Margherita e sono nuova in questa sezione del forum.

    Martedì 17 sono stata ricoverata per il raschiamento. Ho avuto un aborto interno alla nona settimana. Vivo in Bielorussia, sono tornata in Italia per le vacanze e ho colto l’occasione per fare la prima eco qui. Purtroppo la gine non ha trovato il battito.

    Io me lo sentivo, e volevo confrontarmi con voi su questo punto. A qualcuna è capitato, pur non avendo “prove” o sintomi, di sapere che la gravidanza non sarebbe arrivata a termine? Non sto parlando dell’ansia da primo trimestre. Parlo di una “pacata” certezza. Sapevo che sarei venuta a scrivere in questa sezione, sapevo che avrei dato la triste notizia a una mia cara amica, sapevo che il piccolino dentro di me non sarebbe mai nato. Ovviamente cercavo di far passare questa certezza come una stupida ansia, come il panico che prende tutte nel primo trimestre, ma purtroppo avevo ragione. Quando sono entrata dalla gine, abbiamo parlato un po’, ha giocato con la mia bimba di sette mesi e dopo le ho chiesto, prima di proseguire a parlare della gravidanza, se potessimo accertarci che fosse vivo. Mi ha bonariamente presa in giro, dicendo che non dovevo essere pessimista. Mi ha fatta sdraiare e ha iniziato l’eco. All’inizio ha scherzato sul fatto che fossero due, poi ha messo l’audio del macchinario per spegnerlo poco dopo, ha mosso la sonda, mi ha premuto sulla pancia e ha detto: “Sai che purtroppo non trovo il battito…” Hanno suonato alla porta ed è andata ad aprire. Quando è tornata ha cercato un altro po’, poi ha confermato la diagnosi. In quel momento ci è rimasta più male lei di me. Io lo sapevo.

    Martedì ho fatto il raschiamento. Pensavo sarebbe stato più difficile, più doloroso sia fisicamente che psicologicamente. Invece non ho sentito nulla a livello fisico, mentre mentalmente mi ha aiutata molto pensare che il mio bimbo non c’era più da qualche giorno, che non aveva mai lasciato la Bielorussia, e che quando un paio di giorni prima avevo dato l’annuncio del lieto evento alla mia famiglia, lui se n’era già andato. I medici si stavano occupando del suo corpo mortale, lui non era più nella mia pancia, ma era già al sicuro nel mio cuore. In più ho avuto la “fortuna” di incontrare una ragazza nella mia stessa situazione e abbiamo condiviso tutta la giornata, dall’arrivo in PS alle dimissioni. E’ stato importante avere qualcuno con cui parlare, sicura di essere capita.

    Adesso invece mi sento sola, perchè tutti mi dicono che è stato meglio così, che la Natura fa il suo corso, che meglio prima che dopo, che ho già un’altra bimba e che mi devo concentrare su di lei. Io sono immensamente felice e grata per la mia bellissima bimba di sette mesi, che ha tanto bisogno della sua mamma come io ne ho di lei, però mi manca l’altro mio figlio, quello che non conoscerò mai, quello a cui non potrò dare i baci o il latte, quello a cui non cambierò mai il pannolino e che non vedrò crescere.

    Mi dicono che sono giovane e che avrò altri figli, che non ci devo pensare. Io al mio piccolino ci penso eccome, non lo voglio dimenticare. Adesso è il nostro Angelo custode. E in qualche modo, preparandomi fin da subito alla sua partenza, mi ha resa più forte, anche se il dolore è tanto. Quando sono molto triste, gli chiedo di darmi la forza. “Augusto, aiuta la mamma.” E lui mi aiuta. Non sapevamo il sesso, ma mi sentivo nettamente che fosse un maschio. E dato che sarebbe dovuto nascere ad agosto, lo chiamavamo Augusto.

    Questa è la mia storia, il mio percorso che mi ha portata qui. Sapevo che avrei scritto di un mio bimbo cometa, qualcun’altra con la mia stessa “certezza”?

    Un abbraccio,

    Margherita :heart:

    Sono mamma di Diana (7 anni)
    #445635 Rispondi
    dani84
    Partecipante

    Margherita mi dispiace darti il benvenuto in questa sezione.. Ti mando un abbraccio!  :rose:

    Ci sono passata anch’io due volte, entrambe a 9 settimane e capisco bene le tue sensazioni. Non avevo certezze ma avevo la brutta sensazione che potesse non andare bene, anche se non lo avrei mai ammesso neanche con me stessa perché cercavo di pensare positivo. La prima volta anche la mia gine mi ha preso in giro perché avevo un’espressione preoccupata quando mi ha detto di fare l’eco invece poi abbiamo visto che la preoccupazione aveva un fondamento. Per questa gravidanza che sta proseguendo bene, invece, sentivo da prima del test di essere incinta e le preoccupazioni che ho avuto erano tutte passeggere e principalmente dovute alle esperienze trascorse…

    Comunque cerca, come ti consigliano, di pensare alla tua bimba e alle cose belle che hai, il tuo bimbo non lo dimenticherai ma col tempo il dolore sarà sempre più leggero. Anch’io li penso come due angeli custodi che vegliano su di noi e la preghiera mi ha dato serenità per riprendere la mia vita anche se loro non sono con noi.  :heart:  :heart:

    Oltre 4 anni di ricerca e due angioletti nel cuore.. poi finalmente la nostra Aurora è arrivata!
    Sono mamma di Aurora (6 anni) Rachele (4 anni)
    #445967 Rispondi

    <hr />

    Grazie mille, @dani84! Sapere che non sono la sola a provare queste emozioni le rende più accettabili. Hai la dpp il giorno dopo del primo compleanno della mia bimba. Giugno è un mese bellissimo per diventare mamme, si può uscire subito e non è ancora troppo caldo (speriamo!  B-) ). Ti mando un forte abbraccio e un grande in bocca al lupo per la tua gravidanza! :heart:

    Sono mamma di Diana (7 anni)
    #446380 Rispondi
    dani84
    Partecipante

    Grazie! :heart: un grosso in becco alla cicogna a te per quando riproverai a darle la caccia! :heart:

    Oltre 4 anni di ricerca e due angioletti nel cuore.. poi finalmente la nostra Aurora è arrivata!
    Sono mamma di Aurora (6 anni) Rachele (4 anni)
    #446445 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao Margherita, anche io ho appena vissuto un’esperienza molto simile alla tua (raschiamento il giorno 12), con la differenza che nel mio caso si trattava della prima gravidanza.

    Ho avuto un aborto ritenuto, scoperto alla decima settimana + 3 ma risalente probabilmente all’ottava. Io come te ho avuto per giorni sensazioni negative, ero sicura che qualcosa non andasse. Ho anche provato a parlarne al mio compagno, il quale, conoscendo il mio pessimismo di natura, continuava a rassicurarmi, ma inutilmente. Fino a che un giorno mi sono decisa e ho chiamato il ginecologo con una scusa e appena gli ho riferito che non avevo la nausea da circa una settimana mi ha chiesto di vederci subito per una ecografia di controllo.

    Posso dirti che durante il tragitto verso l’ospedale,che ho percorso in auto da sola, ho realizzato con certezza che il cuoricino del mio bimbo aveva sicuramente smesso di battere. Ho iniziato a piangere come una pazza, cosa che non ho fatto quando ho visto la faccia sconsolata del ginecologo durante l’eco…con una freddezza incredibile gli ho chiesto solo cosa dovevo fare a quel punto. Ormai avevo realizzato, non ho provato nessuna sorpresa nel sentirgli pronunciare la cattiva notizia.

    Non ti nascondo che il giorno dopo, in ospedale, ho versato tutte le lacrime che avevo e i giorni successivi sono stati devastanti. Adesso, nonostante sia passato poco tempo, lo sconforto sta lasciando il posto alla speranza, perché appena potrò io inizierò di nuovo a provarci, non ho intenzione di mollare. Ma il dolore resta ed è sempre uguale. Tutti le sere, tornando a casa dall’ufficio, ci penso e verso qualche lacrima…

    Ti capisco quando parli degli inutili tentativi della gente che cerca di consolarti, io continuo a sentirmi dire che capita a tantissime donne e che sono in buona compagnia. Certo tutti quelli che me lo dicono lo fanno con le migliori intenzioni e non ti nascondono che comunque un pochino queste parole mi aiutano a sperare ancora nel futuro…ma non mi consolano, il dolore grande resta e solo noi che ci siamo passate possiamo capirlo davvero.

    Comunque non dobbiamo smettere di crederci, io me lo ripeto tutti i giorni. Mi impongo di avere un atteggiamento positivo, anche se non è sempre semplice.

    Ti auguro il meglio e speriamo che arrivi per entrambe un altro test positivo molto presto!!! :heart:

    #446632 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=445608]Buonasera ragazze, mi chiamo Margherita e sono nuova in questa sezione del forum. Martedì 17 sono stata ricoverata per il raschiamento. Ho avuto un aborto interno alla nona settimana. Vivo in Bielorussia, sono tornata in Italia per le vacanze e ho colto l’occasione per fare la prima eco qui. Purtroppo la gine non ha trovato il battito. Io me lo sentivo, e volevo confrontarmi con voi su questo punto. A qualcuna è capitato, pur non avendo “prove” o sintomi, di sapere che la gravidanza non sarebbe arrivata a termine? Non sto parlando dell’ansia da primo trimestre. Parlo di una “pacata” certezza. Sapevo che sarei venuta a scrivere in questa sezione, sapevo che avrei dato la triste notizia a una mia cara amica, sapevo che il piccolino dentro di me non sarebbe mai nato. Ovviamente cercavo di far passare questa certezza come una stupida ansia, come il panico che prende tutte nel primo trimestre, ma purtroppo avevo ragione. Quando sono entrata dalla gine, abbiamo parlato un po’, ha giocato con la mia bimba di sette mesi e dopo le ho chiesto, prima di proseguire a parlare della gravidanza, se potessimo accertarci che fosse vivo. Mi ha bonariamente presa in giro, dicendo che non dovevo essere pessimista. Mi ha fatta sdraiare e ha iniziato l’eco. All’inizio ha scherzato sul fatto che fossero due, poi ha messo l’audio del macchinario per spegnerlo poco dopo, ha mosso la sonda, mi ha premuto sulla pancia e ha detto: “Sai che purtroppo non trovo il battito…” Hanno suonato alla porta ed è andata ad aprire. Quando è tornata ha cercato un altro po’, poi ha confermato la diagnosi. In quel momento ci è rimasta più male lei di me. Io lo sapevo. Martedì ho fatto il raschiamento. Pensavo sarebbe stato più difficile, più doloroso sia fisicamente che psicologicamente. Invece non ho sentito nulla a livello fisico, mentre mentalmente mi ha aiutata molto pensare che il mio bimbo non c’era più da qualche giorno, che non aveva mai lasciato la Bielorussia, e che quando un paio di giorni prima avevo dato l’annuncio del lieto evento alla mia famiglia, lui se n’era già andato. I medici si stavano occupando del suo corpo mortale, lui non era più nella mia pancia, ma era già al sicuro nel mio cuore. In più ho avuto la “fortuna” di incontrare una ragazza nella mia stessa situazione e abbiamo condiviso tutta la giornata, dall’arrivo in PS alle dimissioni. E’ stato importante avere qualcuno con cui parlare, sicura di essere capita. Adesso invece mi sento sola, perchè tutti mi dicono che è stato meglio così, che la Natura fa il suo corso, che meglio prima che dopo, che ho già un’altra bimba e che mi devo concentrare su di lei. Io sono immensamente felice e grata per la mia bellissima bimba di sette mesi, che ha tanto bisogno della sua mamma come io ne ho di lei, però mi manca l’altro mio figlio, quello che non conoscerò mai, quello a cui non potrò dare i baci o il latte, quello a cui non cambierò mai il pannolino e che non vedrò crescere. Mi dicono che sono giovane e che avrò altri figli, che non ci devo pensare. Io al mio piccolino ci penso eccome, non lo voglio dimenticare. Adesso è il nostro Angelo custode. E in qualche modo, preparandomi fin da subito alla sua partenza, mi ha resa più forte, anche se il dolore è tanto. Quando sono molto triste, gli chiedo di darmi la forza. “Augusto, aiuta la mamma.” E lui mi aiuta. Non sapevamo il sesso, ma mi sentivo nettamente che fosse un maschio. E dato che sarebbe dovuto nascere ad agosto, lo chiamavamo Augusto. Questa è la mia storia, il mio percorso che mi ha portata qui. Sapevo che avrei scritto di un mio bimbo cometa, qualcun’altra con la mia stessa “certezza”? Un abbraccio, Margherita :heart:

    [/quote]la tua storia mi ha fatto rivivere attimi che avrei voluto nn vivere mai sono 4 anni ke io e mio marito cerchiamo di avere il nostro primo figlio nel 2012 ho avuto il mio primo test positivo finito poi con una biochimica ma il dolore è uguale poi 5 ottobre 2016 test positivo in cuor mio pensavo è un’altra biochimica ma nn fu così in una settimana tre test 2 beta ke mi confermavano ogni volta ke qualcosa cresceva dentro di me dopo 1 mese faccio la prima eco erano e sentimmo anche i loro cuoricini, nn riuscivo a credere ai miei occhi erano i miei gemellini Giorgio e Lorenzo quando tornai x la seconda eco loro erano lì dentro di me la galleggiavano come sospeso nell’aria i loro cuoricini nn battevano più e anche il mio si fermò… il giorno dopo raschiamento ero di nuovo io senza loro ma ho promesso di nn arrendermi e ke presto gli regalerò un fratellino o una sorellina e racconterò dei loro angeli ke ci proteggono da lassù…

    Puoi sorridere e andare avanti ma il dolore e il vuoto ti accompagnano cuotidianamente

    #446809 Rispondi

    Ciao Alessandra78, grazie per aver condiviso la tua storia. Le tue parole mi fanno sentire meno sola, è come condividere con qualcuno questo triste peso.

    Ho chiesto alla mia famiglia di non trattare il tema come un tabù, vorrei che si parlasse liberamente del mio bimbo cometa, credo aiuti anche chi mi sta vicino a non dimenticarlo.

    Sono contenta che tu sia positiva, spero di tornare presto anche io al 100% sul versante positività! Per me è difficile soprattutto la mattina, ma spero che giorno dopo giorno, piano piano, il dolore si affievolisca e rimanga solo la gioia che mi ha procurato portare quel piccolo cuoricino dentro di me, anche se per poco tempo.

    Un grande abbraccio e… in becco alla cicogna! :rose:

    Sono mamma di Diana (7 anni)
    #446810 Rispondi

    Cara emanuela, mi dispiace molto aver risvegliato brutti pensieri nella tua mente. Sono sicura che Giorgio e Lorenzo si fanno molta compagnia e sono molto orgogliosi della loro mamma che non si arrende e continua a lottare per raggiungere il suo sogno di dare loro un fratellino o una sorellina. Continua a lottare per quello che vuoi e il senso di vuoto un giorno sarà colmato. Ti abbraccio!

    Sono mamma di Diana (7 anni)
    #515878 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao…vedo che il post è di gennaio ma mi ha molto colpito perché cercavo un racconto come questo perché è come il mio…ieri ho fatto l’isterosuzione, ero a 10+3 ma ridatata alla prima eco a 9+3. L’altro ieri dal ginecologo mi è accaduta la stessa cosa…il giorno dopo la prima eco in cui ho visto l’embrione e il battito ed era tutto a posto, ho avuto una grossa crisi, sapevo che c’era qualcosa che nn andava, x qualche giorno ero certa che la gravidanza nn c’era più. Ovviamente nessuno mi ha preso sul serio, tranne forse il mio compagno che nn mi ha trattato come fossi solo una ansiosa o una pessimista, cosa che non sono assolutamente…da lì sono andata avanti fino alla 2 eco due settimane dopo, l’ho chiesta io anticipata proprio per questo motivo. Il gine gentilmente ha accettato dicendo che sarebbe servita anche come visita di controllo x la villocentesi 15 gg dopo…bene, entro nello studio e il mio compagno gli parla della mia paura…il gine mi rassicura, sorride fa qualche battuta sulle ansie delle mamme e un paio di minuti dopo l’eco conferma la mia idea. Ovviamente ero paralizzata dalla notizia, ma credetemi, per me era più una conferma che una sorpresa. Avevo già versato 3/4 delle lacrime nei giorni successivi alla prima eco. E il cuore del mio bambino si è fermato proprio in quei giorni. Da quei giorni in poi non ero più convinta e concentrata sulla gravidanza, le fantasie si erano assopite, non vedevo il futuro…è andata così…sapevo di essere incinta prima del test e sapevo di non esserlo più prima della visita. Che dire, credo succedano queste cose, sembra incredibile ma è così…anche per me un’ansia “pacata”, ero quasi più dispiaciuta per le persone intorno che mi spronavano a pensare positivo…Ciao a tutte :rose:

    #562401 Rispondi

    Ciao Cristina,

    leggo solo oggi il tuo post. Credo che i nostri piccolini ci abbiano voluto preparare, e sono grata che lo abbiano fatto. Le nostre storie sono molto simili, e credo che parlarne faccia bene.

    Mi dispiace molto per la tua perdita. Come stai adesso?

    Ti mando un grande abbraccio,

    Margherita

    Sono mamma di Diana (7 anni)
    #615149 Rispondi
    chloe82
    Partecipante

    Ciao carissima e carissime, mi sta succedendo proprio Ora, ho appena aperto il mio topico… Visita a 10+2,fermo a 8+5,ma io SAPEVO. Sapevo talmente tanto che anche io ho accolto la notizia dalla ginecologa come una conferma e non come uno shock. Lo shock sta arrivando ora, per l attesa invivibile di effettuare un raschiamento che nessuno mi farà il giorno di natale e santo Stefano chiaramente, l attesa che mi rompe i nervi che potrebbe anche succedere naturalmente da un momento all’altro altro (anche se da quanto leggo con aborti ritenuti in queste settimane é molto raro, vero?)

    In ogni caso per risponderti Margherita si, anche io avevo certezza anche senza averla 🙁

    #695950 Rispondi
    Chicca
    Partecipante

    Post vecchissimo, ma leggendolo mi sono ritrovata nelle vostre sensazioni.
    A me è successo presto, alla sesta settimana.
    Sono stata davvero felice solo il giorno del test positivo, poi sono iniziate le paure, le ansie e le sensazioni negative.
    Non saprei dire se era la normale ansia da inizio gravidanza perché per me era la prima volta, e io comunque sono una persona ansiosa.
    Però dal giorno dopo, vedendo le prime beta, ho iniziato a non essere convinta. Forse non volevo illudermi, non volevo rimanerci male..o forse me lo sentivo.
    Una notte ho anche sognato di avere il ciclo, e mi sono svegliata molto spaventata. Quella mattina non ho voluto raccontarlo a nessuno, neanche a mio marito..avevo paura di dirlo, di portarmi sfortuna da sola. Chissà se era il mio corpo che voleva avvisarmi di quello che stava succedendo. La conferma comunque è arrivata pochi giorni dopo con le beta ferme..
    Io sono convinta che spesso le sensazioni abbiano un significato, soprattutto in questo caso..

    #695955 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Cara Margherita, non ho più voluto leggere le notifiche dopo questo post…nel frattempo sono rimasta incinta di nuovo a febbraio 2018 e ho purtroppo perso di nuovo il bambino…anzi, era una bambina…stessa dinamica dell’altra volta, identica.  :unsure: decido di scrivere ora perché sto ricominciando la ricerca e vorrei dare un messaggio positivo a tutte quelle che ci sono passate, non molliamo, dopo il dolore ritorna la forza di riprovare, ricordiamoci che è un dato positivo il fatto che il concepimento avviene, ce la faremo! Ciao a tutte vi abbraccio e so cosa state passando… :rose:

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Rispondi a: Toc toc… Sapevo che sarei arrivata.


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