Perché serve una (buona) legge sulla gestazione per altri

  • Questo topic ha 36 risposte, 8 utenti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 2 mesi fa da Anonimo.
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  • #328032 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Il dibattito politico di queste settimane sui temi che riguardano la vita e la sfera personale di ciascuno di noi – e quello degli ultimi quindici anni – evidenzia un inesorabile scivolamento verso i toni da “stato etico”. In atto cè infatti il tentativo, da parte di alcune forze o soggetti politici, di servirsi degli strumenti della legge per confinare i comportamenti e le scelte individuali allinterno di un perimetro morale. Un modo di legiferare che nulla ha a che vedere con il diritto e risponde invece a schemi ideologici, che vorrebbero imporre ai tutti i cittadini un modello di vita selezionato con criteri assolutamente arbitrari.

    Pensiamo se qualcuno ci costringesse a vivere a sua immagine e somiglianza, imponendoci di fare solo le scelte che condivide e di astenerci da condotte a suo avviso inopportune o immorali. Ma in una democrazia liberale il mondo morale, nostro o di chiunque altro, non può rappresentare il terreno su cui fare delle leggi. In una democrazia liberale deve invece essere garantita la libertà e lautodeterminazione dei cittadini, con regole puntuali che consentano a ciascuno di poter scegliere senza ledere i diritti dellaltro. Ecco perché morale e diritto rappresentano due piani diversi, da tenere saldamente distinti. Eppure sempre più spesso i due piani vengono sovrapposti.

    Accade ad esempio sul tema della gravidanza per altri, al centro in questi giorni di accese polemiche.

    Come Associazione Luca Coscioni abbiamo presentato una proposta di legge per regolamentare anche in Italia questa pratica di fecondazione. Crediamo infatti che soltanto con una buona legge sia possibile combattere lo sfruttamento e, al contempo, garantire a tutti pari diritti, senza più discriminazioni. “Io non lo farei” non può tradursi in “nessuno lo può fare”. Le norme hanno altri fondamenti.

    Riconoscere il diritto di accedere, attraverso regole chiare e precise, alla gravidanza per altri non significa certo obbligare qualcuno a fare qualcosa contro la propria volontà. Siamo tutti concordi nel condannare ogni forma di sfruttamento e a chiedere tutele massime per le persone coinvolte. Si può infatti parlare di crimine solo in presenza di una vittima. La pratica delle mutilazioni genitali femminili, ad esempio, è un crimine perché c`è una vittima in carne e ossa, come nel caso dei matrimoni giovanili o forzati, che causano la morte di tantissime bambine dopo la prima notte di nozze.

    Ma chi è la vittima, se si permette a un malato terminale di scegliere di porre fine alla propria vita senza inutili e atroci sofferenze? Chi è la vittima, se una donna mette liberamente, senza costrizioni, il proprio utero a disposizione di chi non può avere un bambino?

    Chi propone di criminalizzare la gravidanza per altri, applicata in Paesi dove ci sono delle leggi che la regolamentano, dovrebbe spiegarlo. Uno stato pronto a negare a una donna la libertà di contribuire alla nascita di un bambino per altri può anche arrivare a proibire la scelta della interruzione volontaria di gravidanza.

    Forse il bambino che nascerà è la vittima? A chi invece si appella al diritto dei bambini di avere un padre e una madre rispondiamo che i bambini hanno bisogno soprattutto dellamore di chi li circonda unesigenza di certo non garantita dalla cosiddetta “famiglia tradizionale”, come ricordano spesso le cronache.

    Insomma, non è certo istituendo divieti liberticidi che si potranno mettere i cittadini al riparo da pericoli e abusi, ma solo fissando regole chiare e precise che, attraverso la forza del diritto, garantiscano a ciascuno di essere libero di scegliere all`interno del proprio mondo morale.
    Chi è la vittima se una donna, senza costrizioni e per quanto possibile in sicurezza, mette liberamente il proprio utero a disposizione di chi non può avere un bambino?
    – See more at: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/perch-serve-una-buona-legge-sulla-gestazione-altri#sthash.TkVfN8Ci.dpuf

    #328180 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Non sono assolutamente d’accordo!!! In America le madri surrogate sono donne che hanno bisogno di denaro!

    Penso che prima di pretendere il diritto per noi adulti di fare figli come e quando ci pare a ogni costo…… Ci sia il diritto assoluto di bambini già nati ad avere da mangiare e a godere dell’amore di una famiglia.

    La maternità è un miracolo della natura e l’uomo come sempre mosso dal proprio ego ci mette lo zampino….. E tutto come si risolve? Col denaro! Quanto costerebbe una maternità surrogata? Chi potrà permettersela?

    Siccome confido nell’intelligenza umana finalizzata al rispetto della natura sono certa che prima o poi si troverà una cura per l’infertilità!

    #328447 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Io sono assolutamente d’accordo marynew.. e ti spiego perché:

    -in Italia c’è un altissimo tasso di criminalità in famiglia: uomini che uccidono mogli, mogli che uccidono figli; figli che uccidono genitori. Tutto questo succede ripetutamente nelle famiglie “tradizionali” che lo Stato tanto vuole osannare.

    In prima persona non so se metterei il mio utero a disposizione di altri, posso essere certa del fatto che, per alcune persone, come ad esempio mia sorella, darei la vita e quindi forse per lei lo farei.. in fondo altro non è che un atto d’amore.

    Le persone che condannano a priori sono quelle che non sanno la sofferenza che c’è dietro al non riuscire a diventare genitori.. sono quelle che la natura aiuta perché da figli sani e senza troppi problemi.. sono quelle che molte volte si sentono frustrate da una vita poco “avventurosa” perché non apprezzano il dono di avere figli sani.. Io ho perso un bimbo  l’anno scorso, ero appena entrata nella settima settimana,  è stato un dolore atroce.. da pochi giorni ho scoperto di essere nuovamente in attesa e una parte di me ha una paura immane di un altro aborto, e di un altro raschiamento.. laddove senti davvero che ti raschiano un pezzo di cuore.. non so sinceramente se questa gravidanza non andasse avanti se riuscirei a trovare la forza per provare nuovamente ma so per certo che nei lunghi mesi post aborto, dopo tutte le crisi di pianto ad ogni arrivo di ciclo, mi sono rincuorata solo sapendo che dove non arriva la natura la scienza fa il suo corso..

    Sono molto religiosa  ma allo stesso tempo credo fermamente nel diritto di ogni uomo e donna di realizzare a pieno la loro personalità nella vita, anche come genitori..

    Non so se ho reso l’idea.

    Un abbraccio

    Gloria

    #328536 Rispondi
    jakeda
    Membro

    [quote quote=328180]Penso che prima di pretendere il diritto per noi adulti di fare figli come e quando ci pare a ogni costo…… Ci sia il diritto assoluto di bambini già nati ad avere da mangiare e a godere dell’amore di una famiglia.[/quote]
    tu fai la pma o hai adottato?

    #328538 Rispondi
    jakeda
    Membro

    [quote quote=328447]Le persone che condannano a priori sono quelle che non sanno la sofferenza che c’è dietro al non riuscire a diventare genitori.. sono quelle che la natura aiuta perché da figli sani e senza troppi problemi..[/quote]
    cocnordo pienamente anche io con gloriasogna!

    #328934 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=328180]Non sono assolutamente d’accordo!!! In America le madri surrogate sono donne che hanno bisogno di denaro![/quote]
    ne conosci una di persona? L’America e’ proprio il leader tra i paesi con la surrogazione gratuita!!

    #328936 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=328447]Sono molto religiosa ma allo stesso tempo credo fermamente nel diritto di ogni uomo e donna di realizzare a pieno la loro personalità nella vita, anche come genitori..[/quote]
    Grazie mille. Molti bigotti invece ragionano “io non lo faccio quindi tu non devi farlo”…

    #335069 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Susanna Camusso: “Il mio utero in affitto? ​Non posso escluderlo”

    Nel dibattito sull’utero in affitto interviene anche la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. In un lungo intervento sull’Huffingtonpost, la Camusso esprime la sua posizione e da donna non esclude l’ipotesi di affittare il suo utero

    In un lungo intervento sull’Huffingtonpost, la Camusso esprime la sua posizione e da donna non esclude l’ipotesi di affittare il suo utero. “La Gestazione per altri ha determinato un irrompere nel dibattito pubblico del tema della “tutela” del corpo della donna come mai successo prima, neppure sul femminicidio. L’ho ascoltato provando a distinguere tra il frastuono del posizionamento politico e l’interrogarsi vero, in particolare di quelle donne che, partendo da sé, parlano di una scelta legata al dono, agli affetti, alla disponibilità di fare per altri. E mi sono domandata: lo farei? Non sono giunta a una risposta definitiva, ma certo non lo escludo. E mentre non lo escludo mi convinco sempre di più che comunque non avrei una “morale giusta” da proporre. Anzi, vivo chi propone la propria “morale”, propugnandola a vincolo per tutti, come una limitazione della libertà”.

    Poi aggiunge: “La libertà ha certamente confini la cui individuazione è tema complesso. Ma, dove si dibatte sostanzialmente della libertà di sé e del proprio corpo, trovo che siano due i limiti, quelli fondamentali, che ne danno il senso. Il primo, che la scelta sia davvero libera e quindi, in questo caso specifico, diventa necessario affrontare il tema del mercato, dello sfruttamento, della tratta. Poi che a sua volta non sia limitazione della libertà altrui, ovvero che la scelta non pregiudichi il contesto in cui vivrà, crescerà, sarà educato il nascituro”. Infine afferma: “Quando ci si indigna, si guarda più alle ragioni dell’indignazione che alla riflessione a cui, invece, molte hanno dedicato pensiero e parola: sul valore della maternità, su quale relazione con un figlio che non crescerai totalmente, sullo svolgersi di quella gravidanza, su quale rapporto tra quella maternità ed un’altra. Sono questi i veri interrogativi su cui dibattere e che permetterebbero a tutti di arricchirsi e di affrontare laicamente il dilemma, sapendo che ognuna di noi è diversa e può quindi giungere a conclusioni tra loro molto diverse ma tutte assolutamente rispettabili. Per questo non mi affascina l’ennesimo bianco e nero, la libertà di coscienza (che non può essere solo dei parlamentari) come clava maggioritaria, la legge che determina, condiziona o condanna scelte che sono della persona e della sua volontà. Per questo mi piacerebbe una legislazione rigorosa, durissima sulla forme di tratta, di mercato, di sfruttamento senza eccezioni, sotto il titolo “i corpi sono inviolabili”. Nessun catalogo, album o altro, ma grande rispetto per chi in relazioni scelte e libere lo fa”.

    #336221 Rispondi
    kitty15
    Membro

    una questione molto controversa ma credo che prima di giudicare si debba realizzare COSA provano le persone che non hanno nessuna possibilità di diventare genitori. Adottare sarebbe un gesto umano di grande valore ma dietro ci sta sempre un “però”… credo lo sappiamo tutte

    #336953 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    si kitty, infatti il problema sta che molte persone giudicano i pretendono di avere la regone assoluta, senza capire fino in fondo la situazione e di cosa si tratta..

    #339657 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Utero in affitto in Ucraina, italiani assolti: lì è legale
    ROMA – Utero in affitto in Ucraina, italiani assolti: lì è legale. In Italia è reato ma in Ucraina no. Confermata dalla Cassazione l’assoluzione di una coppia di coniugi napoletani cinquantenni che erano andati fino a Kiev per avere un figlio con la maternità surrogata, tramite una donna che aveva acconsentito a farsi impiantare gli spermatozoi dell’uomo insieme agli ovuli di una donatrice sconosciuta. La pratica è perfettamente lecita in Ucraina – a un costo attorno ai 30mila euro, tra i più bassi tra quelli dei Paesi che ammettono questa possibilità – e prevede che, dopo il parto, la madre surrogata dia il consenso a che il neonato sia dichiarato all’anagrafe come figlio naturale della coppia ‘appaltante’.

    Ad avviso della Suprema Corte, anche se in Italia questo ‘metodo’ rimane vietato nonostante la Consulta abbia allentato i ‘paletti’ attorno al divieto di fecondazione eterologa, il ricorso all’utero in affitto in Ucraina non è perseguibile e la coppia italiana che se ne serve non commette reato. Così è stato respinto il ricorso della Procura di Napoli che voleva condannare marito e moglie per violazione della legge 40 sulla fecondazione assistita e per falsità in atto pubblico e false dichiarazioni per quanto riguarda le generalità del bambino.

    Secondo la Cassazione, la coppia deve essere assolta non in base alla sentenza n.162 della Consulta emessa il 10 giugno 2014, dal momento che il solo “dispositivo” di questo verdetto non apre le porte alla maternità surrogata tout-court, ma in considerazione del fatto che ci sono oscillazioni giurisprudenziali su quali siano i reati commessi dai cittadini italiani all’estero che possono essere perseguiti dai pm nel caso in cui nello Stato estero dove si realizzano non sono ritenuti reato dalle leggi del posto. Così è stato respinto il ricorso della Procura contro la coppia alla quale era stata diagnosticata infertilità.

    Per la Cassazione, inoltre, i coniugi non sono perseguibili per non aver risposto alla richiesta del funzionario dell’ufficio consolare italiano di Kiev “di chiarire se si fossero avvalsi della procedura di surrogazione di maternità, all’interno del territorio ucraino”. In proposito, gli ermellini ritengono che un simile comportamento non può essere considerato “una falsa dichiarazione” punita dall’art. 494 del codice penale. E non può essere considerata una “informazione falsa” – il falso in atto pubblico punito dall’art. 476 del codice penale – nemmeno il certificato con il quale la coppia ha riconosciuto all’anagrafe di Kiev di essere padre e madre naturali del bambino nato due giorni prima, nel settembre 2014, dalla mamma ‘in affitto’ che aveva autorizzato la coppia a ‘prendersi’ il neonato, “alla stregua della normativa ucraina vigente”.

    In passato la Cassazione aveva tolto il figlio a coppie di ritorno dall’Ucraina. Il verdetto degli ‘ermellini’ non è piaciuto a Gian Luigi Gigli, deputato centrista e presidente del Movimento per la Vita. Adesso, a suo avviso, “è ancora più urgente un intervento legislativo per perseguire il reato di surrogazione della maternità commesso da cittadino italiano all’estero”.
    – See more at: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/2430963-2430963/#sthash.oxNpEvay.dpuf

    #339658 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    quindi ora la pratice diventa legale? o a quantomeno non illegale?

    #339868 Rispondi
    kitty15
    Membro

    [quote quote=339658]quindi ora la pratice diventa legale? o a quantomeno non illegale?

    [/quote]

    mah credo che sia sempre illegale in Italia… però è un passo avanti per riconoscere questa tecnica PMA

    #340011 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=339868]mah credo che sia sempre illegale in Italia… però è un passo avanti per riconoscere questa tecnica PMA[/quote]
    ovvio rimane illegale, ma cmq questa sentenza apre uno spiraglio nuovo e crea un precedente.

    #340847 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Utero in affitto: arrivano due ddl per vietare o regolamentare la pratica
    In Parlamento arrivano due ddl per vietare o regolamentare la pratica dell’utero in affitto in Italia
    Dopo le polemiche relative alle unioni civili, arrivano in Parlamento anche due disegni di legge per vietare o regolamentare la pratica dell’utero in affitto. Il primo ddl è di Alleanza Popolare che vorrebbe rendere questa pratica illegale per gli italiani anche se praticato all’estero. Il secondo ddl è stato presentato dall’associazione Luca Coscioni, che chiede al Governo e la Parlamento di non intraprendere “una nuova insensata crociata internazionale proponendo la messa al bando della maternita’ surrogata e scontrandosi con alcune delle piu’ importanti democrazie liberali al mondo”.

    Secondo l’associazione l’unico modo per evitare i rischi di sfruttamento è di permetterla anche in Italia senza fini di lucro. ”Questo testo di legge legalizza anche le gestazioni per altri fatte all’estero – ha spiegato Filomena Gallo, segretaria dell’associazione -, perche’ di fatto riconosce gia’ come figlio della coppia quel bambino al rientro in Italia, non c’e’ bisogno per le coppie dello stesso sesso dell’adozione dell’altro, perche’ sarebbero entrambi genitori”.

    #357007 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    noi abbiamo deciso e stiamo iniziando questo pecorso in una clinica (ovviamente estera)… speriamo vada tutto bene 🙂

    #357010 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    <h1>intanto il Portogallo fa un passo avanti..</h1>
    <h1>Portogallo legalizza “utero in affitto” in alcuni casi</h1>

    <h2>Ne hanno diritto le donne prive di utero</h2>
    Lisbona, 13 mag. (askanews) – Il Parlamento portoghese ha adottato di stretto margine una legge che legalizza il ricorso all’utero in affito limitato ai casi di sterilità femminile legata all’assenza o a una disfunzione dell’utero e senza contropartita per la madre surrogata.

    Il ricorso all’utero in affitto sarà ormai possibile “a titolo eccezionale e gratuito” in caso “di assenza di utero, di lesioni o malattie di quest’organo che impedisca in maniera assoluta e definitiva la gravidanza” o “quando la situazione clinica lo giustifica”, recita il testo adottato dai deputati.

    La proposta è stata approvata grazie ai voti del Blocco di sinistra, vicino al greco Syriza e autore del testo, del Partito socialista al potere, dei Verdi e dei 24 deputati del Partito socialdemocratico, principale formazione di opposizione, fra cui l’ex Primo ministro Pedro Passos Coelho.

    I deputati portoghesi hanno anche esteso alle coppie omosessuali femminili e alle donne sole il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, fino ad oggi riservata alle unioni eterossesuali.

    Il Parlamento portoghese, che si è spostato a sinistra alle ultime elezioni legislative del 4 ottobre, ha anche adottato in via definitiva una legge che autorizza l’adozione per le coppie gay, fino ad oggi vietata esplicitamente dalla legge del febbraio 2010 che autorizzava il matrimonio fra persone dello stesso sesso. (con fonte Afp)

    #357013 Rispondi
    Tartarughina♡
    Moderatore

    Mary New sono d’accordo con te

    Le speranze di un figlio devono esserci per tutte

    Roxy non avevo dubbi di trovare sotto il tuo profilo il thiker da donna incinta…

    Inizia a pensare a chi non ha la possibilità di sperimentare questa gioia come te

    Non puoi essere così egoista!!!

    E perché non hai adottato allora??

    Pma dal 2014...finalmente sono in viaggio con l’Amore della mia Vita... Ole'...! ❤️️
    Sono mamma di Pupetta (6 anni)
    #357329 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=357013]Mary New sono d’accordo con te

    Le speranze di un figlio devono esserci per tutte[/quote]
    senza dubbio tartarughina♡
    speriamo prima o poi di raggiungere almeno il Portogallo in questo senso..

    #357330 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=328180]Non sono assolutamente d’accordo!!! In America le madri surrogate sono donne che hanno bisogno di denaro![/quote]
    facile parlare alla 14ma settimana, vero?
    pensa a chi quella pancia non la potra avere mai?
    Chi parla di adozione – non ha adottato mai

    #357332 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=357007]noi abbiamo deciso e stiamo iniziando questo pecorso in una clinica (ovviamente estera)… speriamo vada tutto bene 🙂

    [/quote]
    ciao piacere di conoscerti. In bocca al lupo per il vostro percorso che non sara’ certamente facile sotto tutti i punti di vista, ma il risultato vi premia!

    #357452 Rispondi
    Tartarughina♡
    Moderatore

    E’ proprio vero Mary

    ..cacchio chi parla di adozione così superficialmente,,non ha idea di cosa si tratti,,di quanto sia difficile e lungo il percorso, con tutte le sue problematiche,,,e senza alcuna certezza, anche dopo anni, di farcela,,,

    E comunque anche per l’adozione la situazione economica è fondamentale,,perciò non a tutti è concessa questa gioia,,,

    A volte le persone perdono una buona occasione,,,per stare zitte su temi che non conoscono affatto!

    Evviva il Portogallo

    Pma dal 2014...finalmente sono in viaggio con l’Amore della mia Vita... Ole'...! ❤️️
    Sono mamma di Pupetta (6 anni)
    #357787 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    [quote quote=357452]E’ proprio vero Mary

    ..cacchio chi parla di adozione così superficialmente,,non ha idea di cosa si tratti,,di quanto sia difficile e lungo il percorso, con tutte le sue problematiche,,,e senza alcuna certezza, anche dopo anni, di farcela,,,

    E comunque anche per l’adozione la situazione economica è fondamentale,,perciò non a tutti è concessa questa gioia,,,

    A volte le persone perdono una buona occasione,,,per stare zitte su temi che non conoscono affatto!

    Evviva il Portogallo

    [/quote]
    si, l’adozione e’ davvero complicata, quella internazionale puo richiedere almeno 2-4 anni e una cifra in banca anche superiore a quella necessarea per la surrogazione. Molte coppie avrebbero adottato se fosse stato piu’ semplice, “perche fare surrogazione quando nel mondo ci sono tanti bambini senza famiglia”, ecco io a chi dice questa frase non rispondo manco… perche chi la dice non capisce in fondo ne cosa sia una cosa ne l’altra e probabilmebre non sapra’ mai.

    #357788 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Fecondazione Assistita: il 46% delle coppie infertili è favorevole all’utero in affitto
    Il 46% delle coppie italiane con problemi di infertilità ritiene che dovrebbero essere eliminate le restrizioni al ricorso all’utero in affitto

    Il 46% delle coppie italiane con problemi di infertilità ritiene che dovrebbero essere eliminate le restrizioni al ricorso all’utero in affitto, per il 45% la fecondazione assistita dovrebbe essere consentita anche ai single e per il 42% anche alle coppie omosessuali. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Diventare genitori oggi: il punto di vista delle coppie in Pma’ realizzata dal Censis in collaborazione con la Fondazione Ibsa, presentata oggi a Roma. Guardando, nello specifico, alle tecniche disponibili e ai soggetti che possono accedere ai trattamenti, dunque, se la grande parte degli intervistati conviene nel ritenere che la fecondazione eterologa dovrebbe effettivamente essere disponibile per tutti (80,9%), il campione appare diviso sulla possibilità di ricorrere all’utero in affitto, rileva il Censis: infatti è il 46% a ritenere che la legge dovrebbe eliminare le restrizioni al ricorso a questa pratica.

    E in merito ai soggetti cui la legge dovrebbe consentire l’accesso alle tecniche di Pma, il 45% ritiene che si dovrebbe aprire anche ai single e il 41,6% anche alle coppie omosessuali, un dato che testimonia un’apertura verso un significato di genitorialità che va oltre l’idea di famiglia tradizionale. Infine, la quasi totalità delle coppie si ritiene favorevole ai cambiamenti già apportati negli anni alla legge 40/2004. Il 90% ritiene giusta la possibilità di selezionare l’embrione per eliminare situazioni di grave malattia e l’81% pensa che la fecondazione eterologa dovrebbe essere realmente disponibile per tutti.

    #358571 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Gestazione per altri/e, il proibizionismo è pericoloso
    La discussione sulla gestazione per altri/e, approda alla Camera su input del Nuovo Centro Destra per l’approvazione di mozioni in vista della definitiva approvazione della stessa legge. La rappresentazione è quella di un’emergenza sociale, veicolata dall’espressione dispregiativa dell’allarme “utero in affitto” strumentalmente agitata.

    È indubbio che questa pratica sociale delinei una frontiera delicata e complessa, intorno alla nascita, al suo significato, alla luce di mutamenti straordinari nel rapporto tra sessualità, procreazione e genitorialità. Un unico punto rimane fermo: per nascere e venire al mondo è indispensabile il corpo femminile, è solo il sì di una donna che dà vita al legame che si instaura tra madre e figlio/a. Una perdurante centralità femminile nella nascita che non nega il valore della genitorialità fuori dalla procreazione. Infatti, come ci raccontano le felici storie di adozione, maternità/paternità genetica e biologica e genitorialità non sempre coincidono.

    È il contesto delle relazioni umane, come quello della globalizzazione del mercato della riproduzione, che sono cambiati e problematizzano in modo inedito una pratica antica quanto il mondo patriarcale, ipocritamente tollerata per ovviare alla sterilità dei ceti più abbienti, pratica in Italia possibile in modo tutto “naturale” e legale. La navigazione nel mare di questo cambiamento può seguire due approcci diversi: l’uno stando in coperta, al riparo delle proprie certezze ideologiche assolutizzate con cui giudicare e punire; l’altro mettendosi al timone per guidare la navigazione: conoscere, ascoltare, distinguere, governare i processi a tutela dei soggetti coinvolti.

    Le numerose mozioni presentate hanno seguito il primo approccio, salvo, unica, la mozione presentata da Sinistra Italiana che ha scelto il secondo. Il primo approccio è di sicuro più semplice, non fa la fatica di distinguere, proibisce tout court sia chi invoca il “reato universale” come quelli che si applicano ai genocidi (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) sia chi, con problematicità o sposandolo in toto, si riferisce al divieto della legge 40 e al paragrafo 115 della risoluzione del Parlamento Europeo (2015/2229), (PD, Lupi, M5S). In questo senso, è da sottolineare lo spostamento del Pd che al Senato si era schierato, tramite la Senatrice Finocchiaro, sul reato universale e che in quest’occasione pur nell’ambiguità dell’impianto della mozione, ha almeno scelto con chiarezza la tutela dei bambini/e.

    Le pratiche non sono omogenee, le situazioni sono diverse. Ci sono situazioni di sfruttamento e semi- schiavitù, che vanno perseguite, ma si sono esperienze di tutt’altro segno, di donne gestanti per altre coppie come libera scelta. Può succedere che una sorella, un’amica, si prestino per solidarietà e affetto a portare avanti una gravidanza per chi -altra donna- ne è altrimenti impossibilitata. Così come succede che coppie prevalentemente di sesso diverso e dunque non solo uomini, stabiliscano un’alleanza con una donna (o con due, nel caso di distinzione tra donatrice di ovulo e di gestazione) per “avere un figlio insieme”, senza quindi escludere nessuno, tanto meno la gestante dalla esperienza relazionale e affettiva del bambino che nasce.

    Dalla non distinzione ne consegue la scorciatoia della proibizione tout court. È da ricordare ai firmatari delle mozioni che adottano questa linea, di maneggiare con attenzione il diritto penale nella sua portata simbolica per gli effetti dello stigma che una condanna di questo tipo getterebbe addosso alla donne e a chi nasce da queste pratiche. La tentazione proibizionista è sbagliata e pericolosa.

    Aumentare la carcerazione dei genitori che sono ricorsi a questa pratica, anche quelle del tutto legali in altri paesi, come promettono il Nuovo Centro Destra e la Ministra Lorenzin, renderà orfani i bambini nati. Punirà i bambini per punire i genitori. È da ricordarlo al PD che comunque ha scelto la tutela dei bambini comunque venuti al mondo. Insistere sulla proibizione ha l’effetto di alimentare e non contrastare un mercato clandestino, senza tutele giuridiche, sanitarie e sociali per la donna ed i bambini, contraddicendo, per eterogenesi dei fini, l’intento di voler tutelare i soggetti più deboli. Con l’illusione di imprigionare comportamenti sociali che attengono alla sessualità e la procreazione, al contrario dinamici, che non hanno nulla di naturale, ma sono costruzioni sociali e relazionali mutevoli.

    Il gruppo di Sinistra Italiana ha proposto un altro ordine del discorso rispetto al populismo penale con una regolamentazione leggera che metta al centro di questo nuovo scenario la figura della gestante. Riaffermare la priorità della soggettività femminile costituisce la difesa più valida contro sfruttamento e l’espropriazione del figlio attraverso la garanzia alla madre gestante della libertà di non separarsi dal figlio/a dopo la nascita. È questo riconoscimento di soggettività della donna l’argine più efficace ai rischi della mercificazione e dello sfruttamento dei corpi.

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Rispondi a: Perché serve una (buona) legge sulla gestazione per altri


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