Bi test… farlo o non farlo?

  • Questo topic ha 11 risposte, 7 utenti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 anni fa da bikka.
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  • #478747 Rispondi
    SARAH
    Membro

    Oggi sono stata al primo colloquio con ostetrica.. mi ha prescritto esami ecc.. un’ora di chiacchiere e mi ha tolto tanti dubbi! Poi mi ha detto del bi test e lo volevo fare ma in zona non ci sono posti disponibili e dovrei farlo privatamente e mi verrà  a costaRe sui 100€.. secondo voi conviene? Onestamente penso che se anche scoprisse di avere un figlio down lo terrei lo stesso. . Quindi sono nel dubbio se farlo o no.. mi consigliate? Grazie

    #478768 Rispondi
    Mairanna
    Partecipante

    ciao sara se tenessi un bimbo qualsiasi cosa avesse, allora non fare nulla.

    Tieni conto che cme le eco più avanti potranno rilevare molti dei problemi

    Nel 2014 cerchiamo una gravidanza che arriva subito, ma dopo aver sentito il battito, scopro a 9 settimane che il suo cuore si è fermato. Il raschiamento apre le porte a un duro periodo per me e mio marito, fatto di liti e incomprensioni...poi la pace, e una notte di amore ci porta un inaspettato positivo...una gravidanza difficile, e ad Aprile 2015 conosciamo l'altro amore della nostra vita. Febbraio 2017 apriamo la caccia al fratellino...
    Sono mamma di B. (9 anni) V. (5 anni)
    #478783 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao @Sarah,

    se ti hanno consigliato bi test sei giovane, quindi a rischio più basso per alcune tipologie di malattie…ma tutto non si può vedere con questi esami.

    Io feci il test dna fetale, onestamente perché in caso di gravi problemi non lo avrei tenuto, ma se tu lo terresti in ogni caso puoi non fare nulla.

    In bocca al lupo!

    #478879 Rispondi
    Balios
    Membro

    Ciao dipende tutto da cosa faresti, se decidi di tenere il bambino qualunque cosa succeda puoi anche saltarlo, ma devi essere molto sicura della vostra scelta! Il marito cosa pensa? La pensate allo stesso modo?

    Io di mio sono molto contraria ai test probabilistici, preferisco avere certezze… quindi no, non lo farei e non spenderei neanche dai 400 ai 800 per il DNA fetale che adesso tutti decantano, che è comunque un test  accurato ma probabilistico. Comunque continua a telefonare una volta al giorno al cup, magari si libera un posto all’ultimo! 🙂

    #478886 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Scusami @Balios ma il test del Dna fetale non é probabilistico, viene analizzato il sangue del feto che si trova in quello della madre, infatti ti dice con certezza il sesso. Poi per le anomalie cromosomiche che indaga dà un’affidabilità del 99,8 mi sembra (scusa ma sono passati 2 anni), e in caso di positivo bisogna comunque fare villo o amnio per conferma.

    Io venivo da un as, quindi ho preferito fare prima un esame non invasivo.

    Comunque @Sarah pensateci bene e se siete d’accordo non fate nulla di più degli esami di routine. Come diceva @Marianna dall’ecografia morfologica si vedranno tante cose

    #478952 Rispondi
    speranza2013
    Partecipante

    Ti riporto l’esperienza della mia vicina di casa, dopo 5 anni di tentativi rimane incinta del secondo bimbo. Non vuole fare il bi-test e alla nascita il medico le dice che il bimbo è affetto dalla sindrome di down.

    Ora la questione non è, se lo avesse saputo prima magari cambiava idea, (di sicuro non lo faceva lei il suo bimbo lo voleva) ma ha passato ben 3 mesi dopo la nascita a piangere dalla mattina alla sera. Quando le facevano gli auguri invece di sorridere scoppiava in lacrime (certo gli ormoni post-gravidanza non aiutavano di sicuro).

    Secondo me se l’avesse saputo al bi-test avrebbe avuto quei 4-5 mesi per elaborare il tutto, per affrontare il dramma in una visione diversa. Magari avrebbe pianto anche dopo la nascita ma forse sarebbe stato tutto differente.

    Spero di essere stata utile,  :bye:

    #478958 Rispondi
    SARAH
    Membro

    Io sono sicura di non voler fare amiocentesi o altri esami invasivi.. Non mi faccio forare la pancia con il rischio di perdere  il mio bimbo per una probabilità. . E quindi secondo voi ha senso fare il b test se poi non farei quello che c’è da fare dopo? Rimarrei comunque nel dubbio…

    #479020 Rispondi
    EverOurs
    Partecipante

    Ciao, io farò il bitest, anzi ho già fatto il prelievo. Dove abito è gratuito, ed in ogni caso voglio sapere il più possibile ciò a cui vado incontro, qualsiasi cosa sia.

    Mio marito poi è molto convinto sul fatto di non voler continuare la gravidanza nel caso ci siano problemi gravi (chiaramente speriamo che non ci sia niente quindi ne abbiamo parlato un po’ superficialmente).

    Il fatto che sia un esame probabilistico comunque aiuta a capire quanto rischio c’è ed eventualmente capire se fare altri esami più invasivi come amniocentesi ecc. Secondo me fa differenza decidere avendo qualche numero alla mano, ovvio che se rischio è bassissimo non ha senso rischiare di perdere la gravidanza, ma se il rischio è alto magari la decisione è diversa… Discutine con il tuo compagno e decidete insieme. In ogni caso il bitest è talmente non invasivo che secondo me vale la pena.

    Sono mamma di E (6 anni) F (4 anni)
    #479047 Rispondi
    speranza2013
    Partecipante

    Non esiste solo la villo o l’amiocentesi…. c’è la possibilità di fare una morfologica di II livello, fatta tra la 17 -20 settimana di gestazione. Purtroppo solo pochi ginecologi lo fanno (devi avere l’attrezzatura adeguata)

    Io l’ho fatta per escludere un problema cardiaco al cuore.

    #479143 Rispondi
    Balios
    Membro

    @lily , ti riporto  l’articolo di bimbi sani e belli, comunque resta il fatto che il DNA fetale non è un esame diagnostico quindi probabilistico, certo molto accurato ma non da diagnosi, quindi una certezza. Sennò andava tranquillamente a sostituìre sia la villo sia l’amniocentesi no? Quelle sei comunque indirizzato a farle un caso di positivo per qualche Trisomia!

    Cito : Il test sul Dna fetale non dà la certezza assoluta, ma ci va molto vicino. Individua la trisomia 21, cioè l’alterazione cromosomica che comporta la sindrome di Down (1 su 1000 nati) con il 99,5% di probabilità. Lo stesso vale per le altre due trisomie più comuni, la “18” (sindrome di Edwards, 1 su 6 mila nati) e la “13” (sindrome di Patau, 1 su 10 mila), se pure con un’accuratezza minore, comunque superiore al 90%. I falsi positivi sono, a seconda degli studi, tra lo 0,1 e lo 0,5%.

    È un test di screening
    Il test sul Dna fetale non è però considerato un esame diagnostico, cioè che da una certezza assoluta, ma solo di screening, quindi probabilistico. Come spiega Nicola Persico, ginecologo e chirurgo fetale della clinica Mangiagalli, “Gli unici esami diagnostici certi sono amniocentesi e villocentesi. Il che significa che se una donna risultasse positiva a uno di questi test, che sono probabilistici, dovrebbe sottoporsi all’esame per confermare la diagnosi. Tutti gli studi comunque sono per ora convincenti: manca, ma è tuttora in corso, un grande studio su una vasta popolazione di gestanti (non solo quelle considerate a rischio), soprattutto per chiarire la quantità di falsi positivi”.

    per rispondere all’autrice del thread, no con i presupposti che avete già deciso non lo farei a questo punto 🙂 😉

    #482697 Rispondi
    bikka
    Membro

    Balios, la mia ginecologa ( insegna in una delle più importanti università d’Italia)mi ha consigliato il dna fetale . e lo ha definito come esame diagnostico non invasivo con un’accuratezza del 99,99 % sulle più importanti trisomie. non è assolutamente una probabilità. non viene definito diagnostico solo se effettuato troppo precocemente, poichè è consigliato farlo dopo l’undicesima settimana, anche se molti lo fanno già dalla decima, ma prima si fa e meno è il dna  libero del feto nel sangue materno, quindi è meno accurato se fatto presto. inoltre non controlla tutte le malattie ma solo 4. quindi non è comunque paragonabile ad altri esami invasivi.l’unico esame probabilistico è il bi-test. ma io non sono un medico….. quindi ognuna faccia riferimento a ciò che le viene detto dal proprio medico.

    sarah.. ognuno la vedrà in modo diverso..ed ognuna di noi ti può consigliare in base a ciò che farebbe.. ma solo tu puoi e devi decidere di te stessa. sono decisioni complicate perchè si tocca la forza della fede, dell’amore, della paura, dei possibili problemi…  tu nel tuo cuore sai cosa è meglio per te. segui la tua strada e qualsiasi cosa accadrà non avrai mai rimpianti. perchè in fin dei conti solo questo conta.. quando sarai davanti a tuo figlio.. dovrai poter dire ” ho fatto ciò che ritenevo giusto”  e se non ci sarai perchè avrai scelto di interromepre la gravidanza in caso di problemi dovrai poter dire la stessa cosa guardando ti allo specchio. è l’unico modo per vivere.. ma questo anche dopo, anche quando i figli saranno grandi.. ci sarano tante volte in cui avrai mille dubbi.. pensa sempre che dovrai seguire il tuo cuore di mamma… è l’unico modo! un abbraccio

    non sottovalutare la mia voglia di lottare. Sono una Combattente.
    Sono mamma di FRANCESCA (18 anni) CLAUDIO (16 anni) ALESSIO (8 anni) LUCA (6 anni)
    #482974 Rispondi
    bikka
    Membro

    Oggi durante la visita ho chiesto più info alla mia dottoressa. Correggo alcune cose dette nell’altro mex. Ad oggi il dna fetale non è un trst diagnostico poiché manca la certezza assoluta che sperano di raggiungere a breve. È consigliato farlo tra 11 e 16 settimana x aumentare la certezza. Anche se non può essere neppure definito probabilistico poiché non si basa su statistiche come il bitest o su incroci di dati. Analizza il dna del feto nel sangue materno.

    Ho voluto correggere x correttezza. Non sono un medico e chiedo riportando ciò che viene spiegato.

    non sottovalutare la mia voglia di lottare. Sono una Combattente.
    Sono mamma di FRANCESCA (18 anni) CLAUDIO (16 anni) ALESSIO (8 anni) LUCA (6 anni)
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Rispondi a: Bi test… farlo o non farlo?


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