Valori FSH e fertilità

Uno dei problemi ormonali più temuti dalle donne in cerca di un bambino  è un valore di FSH elevato.

L’FSH (follicolo-stimolante) è un ormone che viene rilasciato dall’ipofisi per stimolare la produzione degli ovociti. In ogni ciclo mestruale l’FSH da il via allo sviluppo di circa 20 ovuli nelle ovaie che si sviluppano ciascuno all’interno di una piccola  sacca chiamata follicolo che contiene il nutrimento necessario per la maturazione dell’ovulo. Via via che gli ovuli si sviluppano, le ovaie producono estrogeni che segnalano all’ipofisi di diminuire la profuzione di FSH in modo da avere la giusta quantità ormonale per la maturazione di un solo ovulo per ciclo.

I livelli di FSH sono anche indicativi della riserva ovarica della donna.  Alti livelli di FSH indicano che il nostro corpo sta faticando  per stimolare l’ovulazione e d è anche indice di scarsa qualità degli ovociti.

Il valore massimo di FSH si raggiunge in menopausa che arriva di solito intorno ai 50 anni di età. La menopausa in genere viene preceduta da un periodo di lunghezza variabile, di irregolarità mestruali e possibilità scarsissime di avere una gravidanza. Sono infatti molto rare le gravidanze naturali dopo i 45 anni di età. Questo non significa però che una donna di 45 anni non possa avere una buona riserva ovarica e qualità degli ovociti, come del resto che una donna di 20 anni abbia una quasi nulla riserva ovarica. Entrambi sono casi estremi  ma mediamente dopo i 45 anni diventare mamma in modo naturale è molto difficile.

Ci sono casi però in cui le ovaie smettono di funzionare prima e spesso i motivi non sono noti. Anche queste menopause precoci sono precedute da periodi di scarsa fertilità.

In genere ci si accorge di avere problemi di FSH elevato quando ci si sottopone a dosaggi ormonali perchè il concepimento di un bambino tarda ad arrivare.

Per chi è alla ricerca di un bambino è importate che i valori siano inferiori a 10:

  • FSH<6: valore ottimo
  • FSH  compreso tra 6 e 9 è un valore buono +
  • FSH compreso tra 9 e 10  non è male ma già superiore al normale
  • FSH compreso tra 10 e 15 indica una diminuzione della riserva ovarica
  • FSH > 15 indica una importante diminuzione della riserva ovarica.

Normalmente una donna dai trenta ai quarant’anni  ha valori di FSH fluttuanti durante il ciclo mestruale. Se il dosaggio ormonale mette in evidenza valori di FSH più alti del normale è importante ripeterli di mese in mese , un valore singolo non ha valore diagnostico definitivo.

Ripeterlo di mese in mese (l’esame si fa tra il primo e il terzo giorno del ciclo) permette di valutare i valori, e se si sono abbassati  è possibile tentare il concepimento in quel mese oppure tentare la via della procrazione assistita.

I valori di FSH fluttuano anche in relazione allo stress però livelli elevati possono indicare che la perimenopausa e menopausa si stanno avvicinando. Possono anche indicare una mancata ovulazione.

Non ci sono sintomi che indicano valori di FSH elevati, ma ripeto, ci si accorge solo sopo un dosaggio ormonale prescritto dal medico o perchè il bimbo non arriva o perchè le mestruazioni non si fanno vedere (in quest’ultimo caso l’esame si può fare in qualsiasi momento).

Attualmente purtroppo non esiste una cura specifica per  ridurre i livelli di FSH.  Attualmente si tratta tale problema con l’induzione dell’ovulazione con alte dosi di clomifene o gonadotropine follicolo stimolanti . L’efficacia però dipende da quali son i valori di FSH e da quanto tempo questo valori sono alti. Ad esempio se sono passati 2-3 anni con valori superiori a 80-100 queste metodiche sono praticamente inutili.

L’alternativa è la procreaizone assistita (PMA)  ma anche in questo caso dipende dalla gravità della situazione. Anche valori di 15-20 di FSH potrebbero essere sin troppo alti per avere una risposta alla stimolazione.

Insomma ci sono soluzioni ma non molto incoraggianti

Si consiglia comunque di  considerare con attenzione e correggere le abitudini alimentari e lo stile di vita. In alcuni casi per abbassare i valori di FSH basta adottare alcuni accorgimenti dietetici.Tra questi vengono consigliati una dieta disintossicante (bere almeno 2 litri di acqua al giorno ridurre drasticamente sale, caffé, té , bibite zuccherate; si consiglia di bere anche acqua tiepida con succo di limone).

Un integratore di vitamina B6 (secondo il testo citato in calce 50 mg che però è superiore alla RDA) e zinco  aiutano a ripristinare l’equilibrio ormonale. Allo stesso modo  (chiedete a un erborista) sembra che un rimedio a base di agnocasto (Vitex agnus castus) possa abbassare i livelli di FSH.

Altri aiuti vengono dagli acidi grassi essenziali: 1000 mg al giorno; e  poi da legumi, aglio e cipolle (questi alimenti aiutano il fegato a scomporre gli estrogeni ). Mentre cavoli e verze favoriscono la solubilizzazione degli estrogeni processo  che ne favorisce l’eliminazione.

Sono consigliati anche alimenti che contengono fitoestrogeni come legumi, semi di lino, avena, cavoli, germogli di alfalta… I fitoestrogeni  vanno a legarsi ai recettori degli estrogeni  ma esercitano una risposta estrogenica ridotta con un effetto riequilibrante.

Fonte: Fertilità e concepimento di Zita West.

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