Vitrificazione degli ovociti: preservare la fertilità

Le statistiche parlano chiaro: le donne diventano madri sempre più tardi e per questo motivo sempre più spesso devono ricorrere a tecniche di fecondazione assistita per poter coronare il loro desiderio di maternità.Una delle tecniche che si sono perfezionate molto negli ultimi anni è quella della vitrificazione degli ovociti che viene adottata sia per chi deve affrontare un problema oncologico, sia per chi decide di ritardare la gravidanza ma si vuole assicurare una buona qualità dei suoi ovociti.

Una donna al primo menarca (prima mestruazione) ha un bagagli residuo di circa 400 000 ovociti.

Ad ogni ciclo mestruale si perdono 1000 ovociti

Ogni ciclo mestruale porta all’utilizzo di circa 1000 ovociti (quindi mediamente 12 000 l’anno) e per questo motivo a partire dai 35 anni di età (anno più anno meno) la donna si ritrova con una riserva ovarica che è il 10% del totale, e con una qualità non ottimale dei suoi ovociti.

Come preservare la fertilità?

Al momento nessuno ha inventato l’elisir della giovinezza o della fertilità.

Da qualche anno si utilizza una tecnica, la vitrificazione degli ovociti, nata inizialmente per dare una speranza per le donne che si sottoponevano a trattamenti oncologici o ad una chirurgia ovarica.

Ad oggi questa tecnica è molto usata anche dalle donne che decidono per motivi sociali, di rimandare la gravidanza.

La vitrificazione è il congelamento ultraveloce dell’ovulo

La vitrificazione consiste nel congelamento ultraveloce dell’ovulo che permette di conservarlo in condizioni ottimali per consentire alla donna di utilizzarlo quando desidera.

Grazie alle nuove tecniche applicate dagli specialisti di IVI si raggiungono probabilità di sopravvivenza di questi ovociti fino al 90%.

Qual è l’età migliore per conservare gli ovociti?

Anche se è possibile vitrificare gli ovociti in donne con età superiore ai 35 anni, è preferibile che questo processo venga affrontato prima per avere più probabilità di riuscire ad avere un bambino poi.

L’età migliore per preservare gli ovociti con la vitrificazione è tra i 25 e i 35 anni.

Preservare la fertilità in pazienti oncologici infantili

Durante il 7o Congresso Internazionale IVI si sono presentate le ultime tecniche  di preservazione della fertilità in pazienti oncologici infantili quando ancora non sono arrivati all’età fertile.

Insieme alle probabilità di sopravvivenza, la comunità scientifica sta lavorando per evitare o diminuire gli effetti secondari delle terapie oncologiche nel futuro di questi pazienti. I casi studiati fino ad ora presentano maggiori probabilità di successo nelle bambine che nei bambini. In questi profili la tecnica più usata è la congelazione del tessuto ovarico.

Fonte

7o Congresso Internazionale IVI sulla Medicina Riproduttiva, Bilbao 11-13 maggio 2017

IVI celebra dall’11 al 13 maggio a Bilbao il 7° Congresso Internazionale sulla Riproduzione Assistita, che riunisce i principali esperti in Medicina della Riproduzione. Nel corso di questo evento, appuntamento fondamentale per la condivisione delle migliori pratiche di medicina riproduttiva, vengono presentate le tecniche più innovative e i risultati delle ultime ricerche. Il Congresso, la cui settima edizione vede coinvolti più di 1.400 specialisti, si svolge ogni due anni.

All’inizio del 2017, IVI si è fusa con RMANJ, diventando così il più grande gruppo di riproduzione assistita del mondo. Attualmente conta più di 70 cliniche in tutto il mondo ed è leader nel campo della medicina riproduttiva.

https://ivi.es/http://www.rmanj.com/