La grande corsa degli spermatozoi: ecco perché non è così facile rimanere incinta

Anche se uno spermatozoo può sopravvivere da 3 a 5 giorni nel corpo di una donna, 30 minuti dopo l'eiaculazione ben il 99% degli spermatozoi è già morto o in fin di vita. Perché?

Quanto è facile rimanere incinta? In realtà meno di quanto si creda. Lo spiega molto bene un documentario di National Geographic intitolato “La grande corsa degli spermatozoi“, che illustra nel dettaglio come avviene il concepimento, dal momento del rapporto fino alla fecondazione.

Percentuali e probabilità

Ebbene sì, rimanere incinta è più difficile di quanto si creda comunemente. Basti pensare che una coppia fertile al di sotto dei 35 anni che ha rapporti sessuali regolari ha in realtà solo il 25% di probabilità di concepire un bambino ogni mese. Ecco perché non bisogna allarmarsi se non si rimane incinta dopo i primi tentativi. Qualche mese di “maratone” prima di riuscirci è normalissimo come abbiamo spiegato nel dettaglio in questi articoli:

Per capire come mai, è importante comprendere come avviene il concepimento e, in particolare, quali sono gli ostacoli che gli spermatozoi devono riuscire a superare per raggiungere l’ovulo che li attende.

Spermatozoi: sono milioni, ma in pochi sopravvivono

Gli spermatozoi (che nel documentario sono rappresentati da persone vestite di bianco), devono affrontare un percorso estremamente ostile per arrivare a destinazione, al punto che solo pochi “eletti” riescono a raggiungere l’ovulo nei tempi giusti. Pensiamo infatti che, anche se uno spermatozoo può sopravvivere da 3 a 5 giorni nel corpo di una donna, 30 minuti dopo l’eiaculazione ben il 99% degli spermatozoi è già morto o in fin di vita.

Di fatto, l‘ambiente vaginale è generalmente sfavorevole agli spermatozoi. Tuttavia, è soprattutto a livello della cervice uterina che la selezione è altissima: nell’utero arrivano infatti solamente poche migliaia di unità.

In aggiunta, anche se in un uomo sano si contano milioni di spermatozoi in ogni eiaculato, bisogna tenere conto che solo l’80% circa è di buona qualità, ossia possiede tutte le caratteristiche necessarie per affrontare il percorso che li separa dalla loro meta.

La barriera del muco cervicale

Perché gli spermatozoi possano sopravvivere, è fondamentale l’azione del muco cervicale presente all’interno della vagina e della cervice uterina. Nei giorni non fertili, il muco cervicale è più acido e denso, e intrappola i poveri spermatozoi impedendogli di risalire verso le tube. Nel periodo ovulatorio, invece, il pH del muco diventa meno acido e le sue maglie sono più favorevoli all’attraversamento grazie all’azione degli estrogeni.

La tempistica del rapporto sessuale è quindi ha un ruolo importante per il successo del concepimento.

Alla ricerca della tuba giusta

Nell’utero gli spermatozoi subiscono un forte attacco da parte del sistema immunitario della donna: i globuli bianchi (leucociti) lavorano per evitare l’entrata di organismi/cellule estranee nel corpo della donna e fagocitano gli spermatozoi che riescono a intrappolare. Solo chi riesce a passare indenne questa barriera immunitaria può andare oltre.

A questo punto occorre penetrare nelle tube di Falloppio, che sono “piccolissime” e difficili da trovare. Sembra però che gli spermatozoi siano favoriti nel riconoscere quella giusta (ossia quella in cui è presente l’ovulo da fecondare) grazie a particolari contrazioni della parete uterina. Solo in pochi, tuttavia, riescono ad accedere all’interno: anche qui c’è una selezione che permette l’ingresso solo agli spermatozoi con le giuste caratteristiche. Nella tuba corretta arrivano quindi pochissimi spermatozoi (meno di 10.000) e qui trovano finalmente un ambiente favorevole alla loro sopravvivenza.

Una questione di tempismo

Una volta raggiunto l’ovulo, gli spermatozoi devono entrare in uno stato particolare chiamato capacitazione per poterlo fecondare. La capacitazione, tuttavia, deve avvenire al momento giusto, poiché se si verifica troppo presto o troppo tardi li esclude dalla competizione.

Alla fine, un solo spermatozoo riesce ad arrivare a destinazione, poiché normalmente dopo il suo ingresso l’ovulo impedisce l’entrata di altri spermatozoi ed evita così la plurifecondazione.

Il concepimento è finalmente avvenuto e l’ovulo fecondato inizia un nuovo viaggio verso l’utero, alla ricerca di un nido confortevole dove continuare il suo sviluppo.

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Attenzione alla frequenza dei rapporti

Come abbiamo visto, per avere buone chance di arrivare a destinazione, gli spermatozoi devono avere determinate caratteristiche, ossia essere di buona qualità.

Gli spermatozoi “vecchi” (ossia prodotti da più tempo) hanno scarsa capacità di fecondare e sono perfino in grado di liberare sostanze che inibiscono quelli di buona qualità. Per questa ragione, avere rapporti solo in prossimità o al momento dell’ovulazione è una scelta altamente controproducente.

Allo stesso modo, però, è importante non avere rapporti troppo frequenti, perché in questo caso gli spermatozoi non saranno completamente maturi e quindi avranno una qualità inferiore.

L’ideale è fare l’amore 3-4 giorni a settimana durante tutto il mese oppure a giorni alterni nel periodo fertile, possibilmente evitando astinenze prolungate per più di 5 giorni negli altri periodi.

Rimanere incinta è più facile se…

Alcune buone abitudini possono aiutare a rimanere incinta più facilmente.

In primo luogo, sia la donna che l’uomo dovrebbero seguire uno stile di vita sano. In particolare, un’alimentazione bilanciata (come la vera dieta mediterranea) e un peso ottimale aiutano a migliorare la fertilità.

Inoltre, è importante sottoporsi ai controlli raccomandati. In particolare, ogni donna sessualmente attiva dovrebbe fare un controllo ginecologico all’anno.

Attenzione però: se la cicogna non arriva dopo un anno di tentativi mirati (o 6 mesi se la donna ha più di 35 anni) è bene fare alcuni accertamenti di approfondimento.

Fonti