Malattie autoimmuni e gravidanza: risponde l’endocrinologa

Sono affetta da tiroidite autoimmune da diverso tempo, ma non ho ancora iniziato nessuna terapia sostitutiva perché’ i valori sono ancora nella norma. Sto iniziando a pensare alla mia prima gravidanza e le ultime analisi rilevano il TSH a 3.49, l’endocrinologo ha detto che questo valore va ancora bene e che non può’ causare difficoltà’ di concepimento, come neanche i valori altissimi degli anticorpi TPO. A suo avviso tali anticorpi solo raramente portano all’infertilita’, e se dovessi avere problemi a restare incinta dovrei assumere cardioaspirina prima della gravidanza. Mi ha detto inoltre che gli anticorpi non aumentano il rischio di abortività, mentre la mia ginecologa ha invece affermato il contrario. Volevo quindi chiederLe se Lei condivide il parere del mio endocrinologo (sia per quanto riguarda il valore del TSH, la terapia sostitutiva da iniziare solo in gravidanza che per il discorso degli anticorpi) oppure se secondo Lei gli anticorpi possono rappresentare davvero un rischio per la gravidanza, sia per il concepimento che per il rischio di aborto. So anche che avendo già’ una patologia autoimmune sono soggetta ad averne anche altre, quindi non so se sarebbe opportuno fare ulteriori analisi per cercare anticorpi che potrebbero creare problemi per una gravidanza. Le chiedo per cortesia, se possibile, di chiarirmi le idee perché’ vorrei pensare ad una gravidanza ma sono davvero molto confusa e soprattutto preoccupata!

Gentile Signora,

sono d’accordo in parte con quello che dice il suo endocrinologo e in parte con quello che dice la sua ginecologa.
Un TSH di 3,49 è normale e sicuramente non è un ostacolo al concepimento come non lo è l’alto titolo di anticorpi anti TPO.
Però una volta iniziata la gravidanza il TSH potrebbe salire a causa dell’aumentato fabbisogno di ormone tiroideo (circa il 30% in più) e una tiroide già “malata” potrebbe non farcela a sopperire a tale fabbisogno.
Per tale motivo in fase pre-concezionale, solo nelle donne affette da tiroidite autoimmune, consiglio di iniziare la terapia ormonale sostitutiva in modo che il TSH rimanga compreso tra 1 e 2,5. Questo dicono le linee guida internazionali.
La positività degli anticorpi anti TPO non correla con l’infertilità ma con l’aumentato rischio di aborto spontaneo nel primo trimestre.
In questo dò ragione alla sua ginecologa e aggiungo che al momento non esistono terapie efficaci per evitare questa evenienza perché non si è ancora capito il meccanismo tramite cui questi anticorpi inducano l’aborto. 
L’utilizzo della cardioaspirina, la cui efficacia è già stata dimostrata in molti altri tipi di malattie autoimmuni in gravidanza, non è al momento consigliata nelle portatrici di anticorpi anti TPO. L’edocrinologo però può decidere di prescrivere una terapia non ancora indicata nelle linee guida in base alla sua esperienza clinica.
Le sconsiglio invece uno screening autoanticorpale a tappeto. Meglio che il suo medico decida di farle dosare alcuni anticorpi specifici solo in caso di disturbi specifici. Non è possibile prevenire e prevedere tutte le malattie che possono dare problemi in gravidanza,
meglio fare gli esami consigliati dal ginecologo che sono già più che sufficienti.
Un caro saluto