Le cause di infertilità più comuni

Molte donne quando iniziano la ricerca di un gravidanza si accorgono che non è poi così semplice come si potrebbe pensare. Si passano anni ad adottare precauzioni a stare attenti a non concepire, e quando arriva il momento la cicogna non si fa vedere all’orizzonte.

Scherzo del destino ? E quali sono le cause di infertilità più comuni?

La maggior parte delle coppie riesce a raggiungere la gravidanza entro l’anno di tentativi mirati:

  • l’ 86%  delle donne tra i 20 e i 24 anni
  • il 78% delle donne tra i 25 e i 29 anni
  • il 63% delle donne tra 30 e i 34 anni
  • il 52% delle donne tra i 35 e i 39 anni di età
  • il 36% delle donne tra i 40 e u 44 anni di età
  • il 5% delle donne tra i 45 e i 49 anni di età

(fonte : A. Toledo, MD, Reproductive Biology Associates)

Se fate parte della percentuale rimanente, è bene fare accertamenti dopo l’anno di tentativi se avete meno di 36 anni, già dopo 6 mesi di tentativi mirati se avete più di 36 anni per non perdere tempo utile visto che con l’aumento dell’età diminuiscono le probabilità di  rimanere incinta per ciclo mestruale.

Quali sono le cause più comuni di infertilità?

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Menopausa precoce e POF

Si parla di insufficienza ovarica prematura (POF) in donne con età inferiore di 40 anni, di menopausa precoce tra i 40 e i 48 ammi.

La causa è spesso genetica ma questo  non significa necessariamente che non si possa più rimanere incinta. Tramite percorsi di stimolazione ormonale alcune donne riescono ancora a produrre ovociti di buona qualità che possono essere fecondati in vitro.Per molte donne che si trovano in questa situaizone però l’unica strada rimane l’ovodonazione.

La menopausa precoce e la POF possono portare a dei sintomi evidenti per cui ci si rivolge al medico ( irregolarità mestruale, secchezza vaginale, vampate di calore, irritabilità…) oppure non mostrare sintomi evidenti se non una infertilità inspiegata.

Un controllo ginecologico  e endocrinologico possono mettere in luce la situazione.

Anovulazione

La difficoltà ad ovulare è una delle cause più frequenti di infertilità  e spesso viene trattata con farmaci come il clomiphene citrato (comunemente conosciuto come Clomid). Cicli anovulatori possono capitare un paio di volte all’anno in condizioni di fertilità normale e non devono essere fonte di preoccupazione, Diversamente se diventano più frequenti.

Endometriosi

L’endometriosi si verifica quando il tessuto che riveste l’interno dell’utero (l’endometrio) si sviluppa in  altri organi del corpo, come ad esempio nelle tube di Falloppio, o nella cavità addominale. Questo tessuto anche se localizzato in altre zone “errate”  risponde comunque alle stimolazioni ormonali tipiche del ciclo mestruale causando sanguinamenti interni, infiammazioni, aderenze dolore e in molti casi infertilità.

Le donne che soffrono di endometriosi dovrebbero rivolgersi a uno specialista per valutare forme di trattamento farmacologico o l’intervento chirurgico.

Sindrome dell’ovaio micropolicistico (PCOS)

La sindrome dell’ovaio micropolicistico (PCOS) è una patologia ormonale che riduce la capacità delle ovaie di maturare e rilasciare le cellule uovo nelle tube di Falloppio. non c’è una cura definitiva  ma alcuni trattamenti che possono aiutare a migliorare l’ovulazione, come l’inositolo ad esempio o farmaci specifici come la metformina.

Recenti studi però hanno dimostrato come  cambiamenti nello stile di vita, la perdita di peso (chi soffre di PCOS è spesso in sovrappeso),  l’adozione di una dieta a basso contenuto di carboidrati con la predilezione di quelli a basso indice glicemico, possano migliorare nettamente la situazione. Quindi un consulto da un nutrizionista oltre che da un endocrinologo, può essere la strada migliore da percorrere in questa situazione.

Infertilità maschile

Studi recenti hanno dimostrato che esistono problemi di infertilità maschile in quasi la metà delle coppie alle prese con problemi di fertilità. Per questo quando la gravidanza tarda ad arrivare si suggerisce sempre alla coppia di fare entrambi accertamenti, che per l’uomo consistono inizialmente nello spermiogramma.

Quando ci sono problemi di fertilità maschile che compromettono la fecondazione per via naturale, subentrano i trattamenti di fecondazione assistita, in particolare la fecondazione in vitro. Nei casi più gravi  di assenza completa di spermatozoi vitali o normali, si può ricorrere alla donazione (fecondazione eterologa).

I Fibromi uterini

I fibromi uterini sono tumori benigni all’interno o al di fuori dell’utero che possono provocare sanguinamento anormale e infertilità. Il posizionamento e le dimensioni del fibroma indicano se devono essere rimossi chirurgicamente. I fibromi che crescono all’interno della cavità uterina spesso possono essere rimossi durante un intervento chirurgico ambulatoriale.

Chiusura delle tube

La chiusura delle tube può essere totale o parziale.  Circa il 20 – 25% di tutti i casi di infertilità diagnosticati negli Stati Uniti sono causati d Atraverso un esame diagnostico (isterosalpingografia) è possibile valutare lo stato delle tube. La chirurgia ricostruttiva può porre rimedio in caso di tube leggermente danneggiate. Nei casi più gravi si ricorre alla fecondazione in vitro.

Bassa riserva ovarica

Comporta un basso numero e a una bassa qualità degli ovociti. In trattamenti di fecondazione assistita in questi casi si ottengono un minor numero di embrioni e tassi di gravidanza inferiori. La riserva ovarica ridotta può essere valutata con opportuni dosaggi ormonali che permettono di capire quale sia il trattamento migliore da fare.

Rapporti nei giorni sbagliati

Tantissime coppie non riescono a individuare correttamente i giorni fertili o hanno troppi pochi rapporti. In questi casi la soluzione è decisamente più semplice, basta aiutarsi con i vari metodi che aiutano a individuare i giorni fertili e poi aver rapporti a giorni alterni.