I metodi contraccettivi non ormonali, quale sicurezza?

Tra i vari metodi di contraccezione quelli non ormonali includono tutti metodi fisici o comportamentali che permettono di avere rapporti riducendo il rischio di una gravidanza indesiderata senza assumere sostanze chimiche (solitamente la pillola).

La pillola è uno dei metodi anticoncezionali più utilizzati, ma è pur sempre un medicinale che può avere effetti indesiderati. Se per motivi di salute o di scelta non si assume la pillola ma si vogliono utilizzare contraccettivi alternativi, abbiamo a disposizione un’ampia scelta, sia per lei che per lui.

Ecco quelli che andremo a vedere:

  • profilattico (o preservativo o condom)
  • stick ormonali
  • spirale
  • diaframma
  • coito interrotto
  • metodo billings
  • metodo sintotermico

Ognuno di questi metodi ha un livello di sicurezza differente e anche la modalità per metterlo in pratica può essere più o meno complessa.

Il preservativo

Iniziamo con il preservativo che offre una sicurezza del 95% circa. Chiaramente molto dipende anche dal modo in cui viene usato, ricordiamo che va indossato dall’inizio del rapporto anche per evitare malattie sessualmente trasmissibili.

Il condom funge da barriera fisica agli spermatozoi che così non vengono immessi in vagina e spesso contiene anche delle sostanze spermicide.

I contro di questo metodo sono la possibilità di rottura (ad esempio perché è stato conservato male) o di sfilarsi durante o subito dopo il rapporto. Inoltre l’interruzione del rapporto per indossarlo ne blocca chiaramente la spontaneità.

E’ importante ricordare che il profilattico va conservato nel modo corretto: inserirlo nel portafoglio del portafoglio che viene tenuto in tasca magari assieme a monetine, potrebbe comprometterne la qualità.

Gli stick ormonali

Valutare la fertilità con gli stick ormonali (stick che misurano i livelli di ormone LH) per evitare una gravidanza è abbastanza rischioso se il ciclo non è regolare e in genere è un metodo utilizzato da quelle coppie che tutto sommato non sarebbero scontente se arrivasse una gravidanza.

La spirale

Il metodo che ha la percentuale di sicurezza più alta è la spirale, un dispositivo barriera che viene inserito dal ginecologo e ha una durata di circa 5 anni.

Ha una sicurezza di circa il 97% però c’è un aumentato rischio di infezioni (in casi gravi tali infezioni possono portare a sterilità permanente e pertanto viene sconsigliata in giovani donne che in futuro desiderano una maternità) e di cicli mestruali più dolorosi.

Inoltre se consideriamo il meccanismo di azione può essere considerato un dispositivo micro-abortivo in quanto non solo ostacola il passaggio degli spermatozoi ma va ad inibire i processi di impianto embrionali. Agisce infatti quasi sempre sull’embrione e non previene il formarsi dello stesso.

In caso di gravidanza la presenza della spirale in utero può causare problemi.

Il diaframma

Il diaframma invece ha una sicurezza di circa l’84% anche se teoricamente dovrebbe arrivare a circa 94%.

La sia affidabilità dipende molto da come viene usato e se viene abbinato a una crema spermicida.

Il diaframma è una sorta di vaschetta di caucciù che si inserisce in vagina prima del rapporto. Se si usa con una crema spermicida (che in genere ne aumenta l’efficacia contraccettiva) va tolto circa sei ore dopo il rapporto per dare tempo alla crema di svolgere sua azione.

Si lava secondo le indicazioni del bugiardino e può essere riusato per alcuni anni.

Ne esistono di varie misure ed è di abbastanza facile applicazione (vedi foto) ma chiaramente limita la spontaneità del rapporto e non difende dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Anche questo metodo può causare infezioni vaginali o alla vescica e cistiti oltre che la sindrome da shock tossico… e pertanto non è un metodo molto diffuso.

A questi metodi fisici/chimici, si vanno ad aggiungere alcuni metodi naturali.

Il coito interrotto

Il coito interrotto è l’interruzione del rapporto prima che l’uomo abbia l’eiaculazione (che potrà avvenire esternamente alla vagina).

Ha una percentuale di fallimento di circa il 30% circa, quindi molto alta, perché si basa sulla capacità dell’uomo di controllarsi e di eiaculare quindi all’esterno e non all’interno del corpo della donna.

Non tutti ci riescono e per alcuni potrebbe risultare altamente frustrante.

Inoltre nel liquido pre-eiaculatorio permane il rischio che ci siano alcuni spermatozoi che potrebbero arrivare a destinazione.

E’ quindi metodo da evitare assolutamente se non desiderate una gravidanza.

Puoi leggere di più sui rischi dei coito interrotto.

Ogino Knauss

Questo è un metodo, come quelli che seguono, per determinare i giorni fertili della donna e quindi i giorni nei quali evitare di avere rapporti.

Il metodo di Ogino Knauss è un sistema statistico, quindi non si basa, se non minimamente, sulle caratteristiche della singola persona. E’ quindi molto impreciso e necessita almeno che il ciclo della donna che lo applica sia molto regolare.

E’ comunque interessante per provare a capire la fertilità femminile all’interno dei giorni del ciclo mestruale.

Per vederlo in funzione, si può utilizzare il calcolatore dell’ovulazione. La sua utilità, comuqnue è indicata per cercare una gravidanza più che per evitarla.

La temperatura basale

Il metodo della temperatura basale viene utilizzato per determinare il momento dell’ovulazione e quindi i giorni fertili.

Sappiamo infatti che l’ovulazione avviene in prossimità del picco di innalzamento della temperatura (misurata ogni giorno alla stessa ora e nelle stesse condizioni).

In questo caso questo metodo prevede rapporti sicuri dal terzo giorno di aumento della temperatura fino all’arrivo del successivo ciclo mestruale. Non può quindi determinare giorni “sicuri” prima del giorno dell’ovulazione.

Si trovano in commercio anche dei dispositivi tecnologici che permettono di analizzare con più precisione la temperatura basale con misurazioni sublinguali e rielaborazioni statistiche al mini-computer.

Attenzione: la temperatura va presa in modo preciso per avere delle indicazioni corrette!

Il metodo Billings

Il metodo Billings si basa sull’analisi del muco cervicale.

I giorni fertili sono quelli accompagnati da una sensazione di bagnato e secrezioni trasparenti a “chiara d’uovo”.

I rapporti quindi sarebbero “sicuri” subito dopo il ciclo mestruale fino alla comparsa di queste perdite. E successivamente tre giorni dopo il massimo picco di sensazione di bagnato fino al ciclo successivo.

Anche questo metodo è molto soggettivo e lascia la possibilità a molte interpretazioni errate.

Il metodo sintotermico

Il metodo sintotermico si basa sulla combinazione del metodo Billings e della temperatura basale.

Il primo dà indicazione dell’avvicinarsi dell’ovulazione il secondo dà indicazione dell’avvenuta ovulazione e quindi, combinandoli, permettono di individuare con maggiore precisione i giorni fertili ed i giorni non fertili.

Chi può usare i metodi naturali

I metodi naturali sono consigliati per quelle coppie che tutto sommato non avrebbero problemi ad accettare una eventuale gravidanza visto che hanno una percentuale di sicurezza relativamente bassa.

Ricordo inoltre che nessuno di questi metodi a parte il preservativo (indossato però sin dall’inizio del rapporto), difende dalla malattie sessualmente trasmissibili.