Detergenti per la casa, disinfettanti e ripercussioni sulla fertilità

Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista  Reproductive Technology ha indicato in due sostanze chimiche presenti comunemente nei detergenti per la casa, la causa del declino riproduttivo nei topi coinvolti nella ricerca.

Le  sostanze in questione sono l’Alchil Dimetil Benzil Cloruro di Ammonio (ADBAC) e il Cloruro di Didecil Dimetil Ammonio (DDAC).

Questi due componenti possono avere le stesse conseguenze anche sulla capacità riproduttiva degli umani?

Non sarebbe la prima volta che una sostanza chimica  ha effetti negativi sulla riproduzione. Ne abbiamo avuto un esempio recentissimo nel bisfenolo A ( BPA) che finalmente è stato bandito anche da noi dalle plastiche a contatto con gli alimenti. Fino a pochissimi anni fa si trovava in quasi tutti i biberon di plastica finché non si è scoperto essere un interferente endocrino che può compromettere la fertilità sia maschile che femminile.

Questa volta ad essere sotto esame sono i detergenti che soprattutto noi donne usiamo abbondantemente per la pulizia della casa.

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L’ADBAC e il DDAC  sono  sostanze chimiche  presenti in una grande varietà di prodotti: detergenti per la casa, disinfettanti, disinfettanti per le mani, ammorbidenti e  anche  cosmetici. Gli operatori sanitari ne vengono a stretto contatto quotidianamente.

Fanno parte di una classe ben più ampia: i composti di ammonio quaternario che vengono usati  usati per le proprietà antimicrobiche e antistatiche.

Non si sa ancora che effetto possano avere sugli umani.

Immagino vi starete chiedendo: ma perchè non si fanno i test prima di commercializzare? Forse per lo stesso motivo per cui mettono un semaforo in un incrocio pericoloso solo dopo che ci è scappato l’incidente, magari mortale…

Secondo il Dr.  Hrubec. autore dello studio, sull’ADBAC e DDAC non sono stati fatti recenti test  di sicurezza  o test di tossicità per capire gli effetti sugli umani. Questi composti sono stati introdotti negli anni ’50 e ’60 e quindi  prima dell’avvento dei protocolli standard di sicurezza per testare a tossicità delle sostanze che vengono immesse sul mercato.

Sui topi  lo studio ha messo in luce che quando le femmine vengono esposte ad ADBAC e DDAC, impiegano  molto più  tempo del normale per avere una  gravidanza, e quando rimangono incinte, danno vita a una prole più piccola rispetto ai topi femmina non esposti alle due sostanze. Da non sottovalutare poi che il  il 40% dei topi  esposti a i due composti chimici è morta alla fine della gravidanza o durante il parto.

Il Dr. Hrubec sottolinea giustamente che  sebbene queste sostanze chimiche sembrino essere tossiche per i topi, non si può ancora dire se possano avere lo stesso effetto sugli esseri umani. Allo stesso tempo però ritiene opportuno un approfondimento in tal senso vista la diffusione di queste sostanze.

Se questi composti  fossero tossici anche per per gli esseri umani, potrebbero aver contribuito al declino della fertilità umana che si è osservato negli ultimi decenni.

Le risposte le avremo solo da ulteriori e futuri studi che speriamo ci saranno. E’ anche vero che molte ricerche richiedono un finanziamento, e confidiamo sul fatto che non ci siano interessi nel non farle avvenire…

Nel frattempo io mi sono passata tutti i detergenti che uso e non ho trovato traccia di questi composti. In alcuni non c’era nemmeno scritta la composizione e li ho buttati nel cestino.  Meglio tardi che mai…

Bibliografia

Terry Hrubec, Patricia Hunt et al .Exposure to common quaternary ammonium disinfectants decreases fertility in mice, DOI: 10.1016/j.reprotox.2014.07.071, Reproductive Technology, 14 August 2014