Il massaggio al neonato: coccole a volontà

Il massaggio lo aiuta a ricordare sensazioni piacevoli, favorisce il suo sviluppo neurologico e motorio e aiuta a rafforzare il rapporto con la mamma degli altri familiari.

Il contatto, la stimolazione tattile sono importantissimi perché consentono la trasmissione istantanea di informazioni, di uno stato d’animo e segnali di rassicurazione.

Una carezza può da sola esprimere più di tante parole.

E il massaggio è un modo per far sentire il bambino non solo coccolato ma anche al centro dell’attenzione.

Il massaggio lo aiuta a  ricordare sensazioni piacevoli, favorisce il suo sviluppo neurologico e motorio e aiuta a rafforzare il rapporto con la mamma egli altri famigliari.

Come eseguire il massaggio al neonato?

Il massaggio deve essere fatto bene e e deve essere piacevole per il bambino. Un massaggio troppo energico potrebbe risultare fastidioso mentre uno troppo leggero potrebbe trasmettere insicurezza e ansia. Come sempre la via di mezzo è la migliore.

Il momento migliore per il massaggio è di solito dopo il bagnetto o al cambio prima della messa a letto.

Si utilizza un olio apposito, che si applica sulle mani e sulla zona da massaggiare. Sul petto e sull’addome si massaggia con movimenti  circolari verso i fianchi con entrambe le mani in modo simmetrico e rotatorio.

Sulla schiena si mettono le mani parallele alla colonna vertebrale e  si compie un movimento parallelo dalla parte alta della schiena fino ai glutei.

Il massaggio sul braccio si compie tenendo con una mano quella del bambino e con l’altra  si scorre lungo il braccio dall’ascella al polso.

Per la mano, si tiene con una quella del bambino e con il pollice dell’altra mano  si massaggia il palmo con movimenti che vanno dal polo alle estremità  di ciascun ditino.

Il massaggio della gamba è simile a quello del braccio. si tiene la gamba pe rla caviglia e con l’altra mano si scorre lungo la gamba dalla coscia alla caviglia.

Infine il piede si massaggia tenedolo con una mano delicatamente per la caviglia e con il palmo dell’altra mano si scorre dal tallone verso le dita.

Già nel pancione il tatto è sviluppato

Durante la sue crescita nel pancione, il feto tra i 5 sensi sviluppa per primo il tatto.

Già a partire dalla settima settimana di gravidanza iniziano a formarsi le prime cellule che fungono da recettori sulla pelle. Queste cellule speciali sono  in grado di recepire gli stimoli esterni come il contatto, lo sfregamento, la pressione, e di inviare le informazioni al cervello.

I primi recettori si formano proprio in prossimità della bocca che el primo anno di vita è non solo il mezzo per alimentarsi, ma anche il primo strumento che utilizzano per esplorare il mondo.  Non per nulla si portano  tutto alla bocca e non solo per dare sollievo alle gengive.

Dalla settima all‘ undicesima settimana i recettori iniziano a comparire annche in altre parti del volto, poi sul palmo delle mani, sulla pianta del piede, nel tronco, negli arti e infine nel quinto mese, nelle mucose.